PREMIO CAMPIELLO 2011: NON TUTTI I BASTARDI SONO DI VIENNA, di Andrea Molesini (Sellerio)
Andrea Molesini: Non tutti i bastardi sono di Vienna. 1917: l’ esercito italiano è in rotta e le truppe multietniche dell’impero austroungarico dilagano nel Veneto. Razziano, incendiano, depredano, distruggono, violentano e occupano Villa Spada a Refrontolo i cui proprietari vengono confinati al piano superiore divenendo di fatto prigionieri in casa propria. La famiglia, sebbene costretta a subire la requisizione, cerca di mantenere il proprio stile di vita non abdicando al ruolo di ” padroni” e cercando anche di attuare una forma di resistenza. Gli occupanti incattiviscono presentendo che l’esito della guerra potrebbe non essere quello sperato.
La vicenda è raccontata dall’adolescente Paolo e dalla sua penna scaturiscono personaggi indimenticabili: nonno Guglielmo e la sua Belzebù, nonna Nancy bravissima in matematica, Donna Maria, colta, raffinata e amante dei cavalli, e ancora Renato il custode con un segreto, Teresa cuoca perfetta (anche in tempo di guerra) e fonte inesauribile di colorite invettive, sua figlia Loretta brutta e gelosa , Giulia, la ribelle dai capelli rossi che fa palpitare il cuore di Paolo (e la mente non può che andare a Carlino e la Pisana), il Terzo Fidanzato e il parroco don Lorenzo a cui si deve anche il titolo del romanzo. Scritto molto bene, con intrusioni di dialetto, fulminanti aforismi e considerazioni interessanti sul mondo, gli uomini, la guerra ,è un romanzo che consiglio.
Recensione di Antonietta Piscione
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