PICNIC SUL CIGLIO DELLA STRADA, di Arkadi e Boris Strugatzki (Marcos y Marcos)
Un prato, con i resti di quello che è stato un semplice picnic sul ciglio della strada.
Così il dottor Valentin Peelman descrive la Zona, una delle sette aree della Terra dove si trovano tracce evidenti di un contatto extraterrestre: manufatti realizzati con una tecnologia estremamente sofisticata ma anche sostanze organiche in grado di produrre alterazioni genetiche o radiazioni che sembrano modificare i rapporti spazio-temporali.
La Zona è interdetta al pubblico e sotto stretta osservazione da parte di diversi comitati scientifici che si occupano da anni di stabilire il reale significato della Visita tramite studi sugli oggetti che da quel luogo arrivano, alcuni tramite missioni militari ufficiali, altri grazie agli Stalker, mercenari in grado di entrare nella Zona e sottrarre materiale, che rivendono al miglior offerente.
Il romanzo racconta scene di vita di Mormont, cittadina ai confini di una delle Zone, nella quale risiedono gli stalker più famosi e dove ha sede il Centro di Ricerche specializzato nello studio sulla Visita.
Attraverso racconti frammentari, dialoghi, resoconti, il libro ricostruisce la vita di Mormont e pone al lettore interrogativi destinati a rimanere senza risposta: quale ruolo riveste, effettivamente, l’uomo nell’Universo? E’ un’affascinante creatura da studiare e tenere sotto controllo per le sue potenzialità, come sostengono gli scienziati o è l’equivalente di una formica che osserva i gitanti lasciare sul prato i resti del festino improvvisato, del tutto inconsapevoli e incuranti della fauna terrorizzata che abita il prato? E gli stalker sono mercenari dediti al solo profitto, eroi realmente interessati al progresso della scienza e delle conoscenza per la quale sono disposti a rischiare la vita o a spingerli è l’insopprimibile fascino della sfida e del proibito?
Fantascienza anni 70 di matrice europea e improntata a un’interpretazione filosofica originale e interessante, Picnic sul Ciglio della Strada si presta a molteplici interpretazioni e grazie alla sua sapiente concezione letteraria non appare invecchiato, prestandosi ancora a una lettura affascinante su temi universali: consiglio anche la visione del film Stalker, di Andrei Tarkoskij, ispirato a questo romanzo.
Recensione di Valentina Leoni
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