Per lettori gourmet: L’ISOLA DEL GIORNO PRIMA, di Umberto Eco

Per lettori gourmet: L’ISOLA DEL GIORNO PRIMA, di Umberto Eco

 

Se è vero che un vino, al giorno d’oggi, non si beve: si degusta. Che un cibo non si mangia: si assapora. Perché mai allora un libro si dovrebbe banalmente leggere? Addirittura essere selvaggiamente divorato come una costoletta?

È una roba da morti di fame, suvvia. Noi gourmet della pagina esigiamo e pretendiamo che anche un testo sia centellinato. E magari servito con una copertina patinata e la sua bella fascetta, da un cameriere/commesso in guanti bianchi.

Per questo consigliamo Eco. In particolare questo romanzo, L’Isola del Giorno Prima, un testo progettato e realizzato con la cura meticolosa ed erudita che solo uno chef del calibro dell’Umberto nazionale poteva concretizzare. Il libro ha come protagonista un uomo del Seicento, scampato ad un naufragio come Robinson Crusoe (siamo agli albori della narrativa romanzesca) e intrappolato in una dimensione quasi fuori dal tempo e dallo spazio (all’interno di una fortuita dimora galleggiante) intento a pensare e scrivere inutili lettere d’amore alla propria bella, nell’attesa sempre frustrata di raggiungere un’isola che vede in lontananza. Non è il perfetto correlativo simbolico dell’uomo della Conoscenza?

In realtà il vero soggetto dell’opera è il secolo Seicento e la nascita della mentalità scientifica, quel cambio di paradigma indicato da Alexandre Koyrè, che ha dato l’avvio alla nostra era contemporanea.

Il testo è ovviamente coltissimo, intervallato di digressioni su ogni genere di argomenti elevati. Il tema d’elezione è il Tempo in tutte le sue forme; il linguaggio sempre ricercato.

Naturalmente per noi ghiottoni di letteratura per alti palati è un piatto irrinunciabile. Ma lo sconsigliamo vivamente a chi cerca facili letture, morbide copertine con cui avvolgersi prima di scivolare nel sonno, divertimento a poco prezzo e avventura un tanto al metro.

Qui di imprese temerarie non ce n’è. La vera avventura, per noi gourmet della buona letteratura, è l’avventura della mente, della conoscenza. E in questo il protagonista Roberto De la Grive è campione assoluto. Se ne sta immobile a contemplare il mare placido fuori di sé e quello agitato dentro se stesso. Il solo passatempo, anzi l’unico, per chi ha vera nobiltà di spirito.

E se il popolo non apprezza? Dategli delle brioche.

L’ISOLA DEL GIORNO PRIMA ☆ Umberto Eco

Recensione di Marcello Ferrara Corbari

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