L’OMBRA DELLA MONTAGNA, di Gregory David Roberts (Neri Pozza)
Alla fine l’ho letto! Sapevo da tante opinioni relative a “Shantaram” che questo seguito non aveva riscontrato il favore di gran parte di quelli che avevano apprezzato il romanzo sopra citato, ma il bisogno di completare la storia mi ha portato ad addentrarmi in queste pagine e a scoprire il destino di Lin, il narratore, e degli altri personaggi che avevo amato e odiato.
Va detto subito che almeno io non ho trovato le stesse magiche sensazioni che mi aveva lasciato addosso “Shantaram”, di certo viene meno l’effetto sorpresa e certi passaggi suonano troppo “già letti”, ma al netto di questi elementi si è rivelata una lettura piacevole e con alcuni passaggi davvero interessanti. A tratti più introspettivo e filosofico, questo romanzo manca- è vero- di quegli elementi di cultura indiana che tanto avevano reso affascinante il precedente, ma non mancano le scene d’azione, spesso avvincenti, anche se di nuovi personaggi peculiari ce ne è veramente pochi, e in generale sembra che il suo obiettivo è motivo di esistere sia esclusivamente trovare un finale alle tante vicende rimaste in sospeso.
Se vi avvicinate a questo libro con l’idea di ritrovare qualcosa che vi eravate portati dietro da “Shantaram” è probabile che restiate delusi, quelle emozioni sono irripetibili, e per lo stesso motivo se il romanzo sopra citato non vi ha lasciato niente non sarà certo questo a farvi cambiare idea (anche perché la prosa e l’impostazione sono le stesse), se invece vi andasse di buttarvi senza pretese e con la curiosità di conoscere la fine della storia allora potrete trovare in questo volume una lettura comunque piacevole e coinvolgente e avere modo di unire i puntini della complicata avventura di Lin, delle donne che girano attorno a lui, e dei suoi amici e nemici.
Recensione di Enrico Spinelli
L’OMBRA DELLA MONTAGNA Gregory David Roberts
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