L’ANGELO Sandrone Dazieri

L'ANGELO S. Dazieri

L’ANGELO, di Sandrone Dazieri

 

Dopo ‘Uccidere il Padre’, prosegue con ‘L’Angelo’ la saga di Colomba Caselli, vicequestore di forte personalità, determinata, intemperante e spesso fuori dalle righe e di Dante Torre un sensitivo liberatosi da un misterioso personaggio chiamato ‘il Padre’ dopo lunghi anni di segregazione in una claustrofobica prigione dove era recluso per eliminare ogni traccia del suo passato ed essere trasformato in un glaciale fantoccio utilizzabile a comando. Dante, proprio a seguito della sua solitaria reclusione segnata da oscure brutalità, ha affinato peculiari capacità di intuito e di percezione condite, però, da una dolorosa fragilità emotiva.

Anche questo secondo volume parte dai disumani esperimenti di coercizione delle persone, simili a quelli che Dante ha conosciuto sulla propria pelle: qui con l’obiettivo, nato all’epoca della divisione del mondo in blocchi, di creare in lager superprotetti una schiera di automi al servizio dei programmi dettati dalle logiche della guerra fredda. Le vittime, un tempo destinate a diventare cavie umane, ormai tornate in libertà, si sono trasformate in macchine inesorabili partorite dai terribili condizionamenti sofferti. Esse e i loro disumani carnefici, senza controllo e privi di qualunque pietà, si aggirano vendicativi per l’Europa, svincolati dalla caduta dell’impero sovietico, cercandosi per eliminare le prove e i dolori delle inenarrabili violenze fatte e subite. Si è aperta, in tal modo, una stagione di sanguinari regolamenti dei conti, coperti da stragi architettate ad arte o da complicità per nascondere realtà che devono rimanere segrete perché legate a più attuali scopi criminali: chi regge le fila, qual è il livello superiore?

Questa contesa, che utilizza i rottami del passato insieme ad una miserabile manovalanza malavitosa, coinvolge senza respiro Dante e Colomba sino all’esito finale che conosceremo, come è buona norma, in un crescendo ricco di svelamenti nelle pagine conclusive del thriller.

Sandrone Dazieri non smentisce, con la sua esperta scrittura, il valore di una narrazione coinvolgente: ci regala pure stavolta una storia palpitante, anche se ci sono ormai noti i caratteri singolari dei protagonisti e se qualche parte del racconto percorre strade già conosciute e … lascia aperto un varco per ‘Il re di denari’, ultimo volume della trilogia.

Recensione di Giovanni Rossi

L’ANGELO Sandrone Dazieri

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