LA TUA ASSENZA È TENEBRA Jón Kalman Stefánsson

LA TUA ASSENZA È TENEBRA, di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea)

 

 

“Il tuo ricordo è luce, la tua assenza è tenebra”

Ed eccoci di nuovo qui, con un altro – bellissimo, struggente… la lingua italiana ha uno sfumatura di aggettivi davvero per ogni cosa – romanzo di Strefánsson.

Di cosa parla “La tua assenza è tenebra”?

Di tutto.

Parla di amore, prima di ogni altra cosa.

Poi parla di morte. Ma siccome l’amore è più forte della morte, allora Stefánsson ci parla anche di memoria, di relazioni, di tempo, diritti, femminismo, donne, generazioni.

Poi c’è il costante dualismo tra l’immobilismo dell’isola, dei suoi fiordi, dell’ineluttabilità delle cose, e il voler fuggire lontano, da qualche altra parte, alla ricerca di vita, e musica, e passione. Il tutto narrato con una prosa che è anche poesia, che si dipana lungo le 600 pagine del testo, senza perdere un colpo. Condensando che ogni singola parola serva ad avvicinarci a qualcosa che somiglia sempre più alla verità.

 

 

Ora, io non amo fare inutili e pericolosi raffronti tra la narrativa italiana e altre. Non è giusto, non è corretto, ognuno ha la propria storia. Tuttavia, davanti a certi capolavori – e questo mi sento di definirlo tale – non si può rimanere insensibili: dov’è un’uguale urgenza delle parole, questa necessità, questa tale limpidezza di prosa nei nostri romanzi da classifica?

P.S.

Per lavorare sulla traduzione di un autore di questo genere, bisogna essere bravi, molto: Silvia Cosimini è straordinaria.

 

Recensione di Marco Truzzi

 

STORIA DI ÁSTA Jón Kalman Stefánsson

STORIA DI ÁSTA Jón Kalman Stefánsson

 

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