LA SCOMPARSA DI STEPHANIE MAILER Joël Dicker

LA SCOMPARSA DI STEPHANIE MAILER Joël Dicker Recensioni Libri e News UnLibro

LA SCOMPARSA DI STEPHANIE MAILER, di Joël Dicker

Recensione 1

Joel Dicker, il giovane scrittore di successo, divide. Questa è l’unica cosa certa.
C’è chi divora i suoi libri conquistato dallo stile, dalla trama e dai colpi di scena e chi invece lo considera uno scrittore di serie B e annovera fra i suoi difetti proprio ciò che i primi additano come peculiarità positive.

 

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Io non sono fra i suoi ammiratori.
Ho voluto dargli un’altra possibilità.
La verità sul caso Harry Quebert – diventato “virale”  – non mi aveva conquistata.
La storia dei Baltimore – acclamato da molti – mi era parso migliore, ma non mi aveva convinta.
Mi sono avvicinata alla nuova uscita di Dicker con l’intenzione di dargli un’altra chance.
Ho però ritrovato tutte le caratteristiche che contraddistinguono lo stile narrativo dell’autore, che ci propone il solito guazzabuglio, un intreccio cervellotico e macchinoso.

Sono 30 i personaggi protagonisti della storia e tutti, dico tutti, hanno un passato intricato da scandagliare, un terribile segreto che stenta ad affiorare.
Sono 10 i morti che costellano il racconto, una strage!
Il tutto si svolge nel corso di un ventennio.

Chi conosce Dicker sa che ciò porterà a dettagliate descrizioni di ognuno dei protagonisti e soprattutto a flashback senza risparmio; in questo continuo peregrinare sull’ascissa temporale il povero lettore deve quasi prendere appunti.

L’autore imposta il suo intreccio secondo uno schema già visto: storie parallele, lontane nel tempo e nello spazio che, improvvisamente, si scopre hanno invece punti comuni insospettabili.
Il racconto che ne deriva è così artificioso che è quasi stancante.

Va dato atto all’autore che in quest’ultimo libro ha cercato di porre argine alla sua narrazione prolissa e questo romanzo conta solamente 500 pagine, ma il fatto che io abbia impiegato una decina di giorni a finirlo e che a distanza di un paio di settimana ne abbia già dimenticato il finale è di per se significativo.

Recensione di Gabriella Calvi

 

Recensione 2

A mia discolpa: l’ho pagato 1,99 in ebook offerta lampo. Come aggravante: non mi era piaciuto neanche il primo di Dicker, acclamatissimo e stravenduto. Per tacere del fatto che il genere noir non mi entusiasma quasi mai: come ho potuto pensare che l’eccezione potesse essere proprio questa? Bah!

 

Una coppia di detective della piccola cittadina di Orphea (dei quali intuiamo subito il passato doloroso, svelato dall’autore come si calano le carte a poker) riapre le indagini su un quadruplo omicidio di vent’anni prima, sul quale pare abbiano preso una cantonata. E continuano a prenderne, affiancati da una collega proveniente da New York, per quasi tutto il (lunghissimo) racconto, fino a un epilogo che trova l’incauto lettore irritato da tutte queste false piste, annoiato da un’inutile divagazione teatrale, e triste, perché con 1,99 si potevano fare un sacco di belle cose!

Recensione di Elena Gerla

 

Libro presente nella Rassegna dei libri più letti e commentati di Giugno 2018 dal nostro gruppo e nei 5 gialli più cliccati del 2018

 

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