LA SCATOLA DI LATTA Stefania Maida

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“La scatola di latta” è una raccolta di racconti che scaldano il cuore, che accendono l’interesse, per un insieme emozionante che narra il mondo, la vita e le diverse persone che la rendono quella che è: un viaggio diverso ogni giorno, non sempre meraviglioso, ma degno di essere vissuto appieno.

Tante narrazioni dove protagoniste sono le persone, il loro sentire, ma anche le loro storie, a volte i ricordi, le loro azioni. I personaggi, pur inseriti nella brevità e nella sintesi che il racconto comunque impone, sono profondi, descritti con cura là dove serve, senza fare perdere l’attenzione al lettore e senza perdersi in minuzie che alla storia non apportano granché. E’ chiaro che l’autrice sa cosa sia davvero importante, veste di dignità e tridimensionalità i suoi protagonisti e li consegna così genuinamente che possiamo solo accoglierli, comprenderli, seguirli.

“La scatola di latta”, titolo del racconto che chiude l’opera, prestato all’intero libro, è davvero perfetto per descriverlo nella sua interezza. Quello che andremo a tenere tra le mani sarà una scatola di sorprese, che mai lasciano indifferenti, che insegnano qualcosa e danno modo di soffermarsi e riflettere.

E’ una lettura per tutti, accogliente e stimolante, e così confortevole che dentro ci si entra e se ne esce con qualcosa in più. La realtà si fa narrativa, la narrativa rende accessibile il quotidiano e si arriva alla fine con tristezza, perché non c’è un’altra storia.

I racconti non sono letteratura di serie B, soprattutto quando vengono portati al pubblico come questi. “La scatola di latta” è un raccolta intensa, che vi rapirà.