LA MOGLIE DI DANTE Marina Marazza

LA MOGLIE DI DANTE, di Marina Marazza (Solferino)

Come è possibile che una patita di Dante come me si sia fatta sfuggire questo romanzo quando è uscito, nell’anno in cui fu istituito il DanteDì? Temo che, non avendo all’epoca letto ancora nulla della Marazza, abbia guardato il libro con atteggiamento altezzoso (sì, figuriamoci, la moglie di Dante, che cosa si saranno inventati?) poi di seguito è accaduto che della Marazza mi sia capitato tra le mani “Le due mogli di Manzoni” – due personaggi su cui la documentazione è abbondante, e questo ha sostenuto la mia decisione di provare a leggerlo… provare?

L’ho assai apprezzato, e ho capito che l’autrice è brava nella ricerca della documentazione necessaria e brillante nella scrittura. E così ho intrapreso la conoscenza di Gemma Donati. Ebbene, è stata una lettura gradevole, e anche di un certo impegno (più di 500 pagine, quasi una settimana per arrivare alla fine, e io sono una lettrice veloce), il romanzo è ben costruito e ben scritto, e frutto, lo si capisce bene, di una ricerca certosina.

Ma perché si è sentito il bisogno di spiare dal buco della serratura nella camera da letto di Gemma e Dante? Se ne poteva fare a meno,anche se mi rendo conto che averlo fatto ha umanizzato un personaggio mitico.

Recensione di Anna Ciammarughi

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