LA GUARITRICE – LA SOGNATRICE. Il romanzo di Ildegarda di Bingen Anne Lise Marstrand-Jørgensen

LA GUARITRICE – LA SOGNATRICE. Il romanzo di Ildegarda di Bingen, di Anne Lise Marstrand-Jørgensen

 

Alla nascita Hildegard è così debole che si teme per la sua vita, tanto che il padre la battezza subito e la madre promette che, se sopraviverà, sarà destinata al velo. Crescendo la bambina manifesta una inspiegabile e straordinaria empatia con la natura, gli animali, gli uomini ed è presa da visioni così violente da ammalarsene. Nonostante la sua salute fragile e l’ indecisione paterna la piccola andrà in un monastero con la nobile Jutta, che ha chiesto di essere murata nella cella, alla quale viene affidata l’ educazione di Hildegard.

La curiosità, le visioni premonitrici e la straordinaria intelligenza di Hildegard consigliano una guida che non sia solo quella di Jutta, sicché la ragazza viene affidata all’ insegnamento del monaco Volmar, straordinario amanuense e miniaturista nonché medico addestrato nella famosa scuola di Salerno. Tra i due si stabilisce una profonda comunione che durerà tutta la vita, anche quando Hildegard decide di fondare un nuovo monastero e di predicare fra gli uomini la parola della Viva Luce che le rivela la verità e la fede. Con l’ aiuto di Volmar le rivelazioni divengono testi e salmi che incantano e conquistano il cuore. Hildegard affronta difficoltà e contrasti, si misurerà con dolori profondi ma nulla e nessuno può frenare la sua voce ed ella non esita a confrontarsi con i potenti-tutti ovviamente uomini, tra cui il Barbarossa- i quali pur se di malagrazia le prestano ascolto. Sullo sfondo il medioevo della lotta per le investiture, il concordato di Worms, le crociate in Terrasanta e contro i Catari.

La scrittura ha un andamento lento, è pervasa da una religiosità che a noi può apparire eccessiva se non addirittura fanatica, le emozioni e le sensazioni dei personaggi sono spesso descritti paragonandoli a fenomeni naturali o ad animali. Insomma,  romanzi “sensoriali” per conoscere la figura quasi leggendaria di una donna che ha vissuto al di sopra e oltre il suo tempo

Recensione di Antonietta Piscione

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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