LA BANDA DEI COLPEVOLI, di Sarah Savioli (Feltrinelli – giugno 2023)
Un’anziana signora viene trovata morta in casa, legata a una sedia e imbavagliata. Tutto sembra pensare alla conseguenza di una rapina e il modus operandi sembra lo stesso di una banda di ladri che imperversa nella zona. La nipote della vittima però è convinta che le cose siano andate in un altro modo e ingaggia l’agenzia Cantoni perché faccia luce sul mistero. Per Anna Melissari, l’investigatrice che parla con le piante e gli animali, si tratta di un caso estremamente complesso, dove ogni ipotesi sembra portare a un vicolo cieco, dove i parenti della vittima sono reticenti e aggressivi e dove il potenziale testimone è un geco- Giasoneh- mitomane che passa il tempo a raccontare improbabili omicidio sanguinolenti. Ad aggravare il quadro ci pensa una situazione familiare delicata: il padre alle prese con le chemio, l’irruente e incontrollabile sorella Lavinia, il marito in trasferta di lavoro in Islanda e il piccolo Luca in piena crisi con l’asilo; per non parlare della componente animale e vegetale della casa che abbiamo imparato a conoscere nei precedenti romanzi.
Arrivata al terzo appuntamento con Anna Sarah Savioli ci presenta un romanzo denso si eventi, articolato e ricco di colpi di scena, dove le testimonianze si intrecciano e si contraddicono, dove niente e come sembra e dove la soluzione è tutt’altro che a portata di mano. Non mancano nuovi straordinari personaggi, ad esempio la gatta portinaia del palazzo della vittima, la professionale Lulù, e la sua scapestrata sorella Gatta G (geniale!), Tucidide il coniglio da sgabuzzino, o ancora le gang delle gazze e dei ratti che si contendono il controllo della piazza, oltre ovviamente al già menzionato Giasoneh.
In quest’opera inoltre conosciamo qualcosa di più sul terzo uomo dell’agenzia, Tonino, il simpatico uomo sempre pronto a consolare ma con delle zone d’ombra in cui si rifugia, misteri sui quali l’autrice getta qualche sprazzo di luce.
Un libro da leggere con calma non tanto per la sua difficoltà, la prosa anzi è estremamente coinvolgente e appassionante, ma per godere appieno di ogni sua sfumatura e di ogni passaggio, un viaggio divertente e avvincente dove non sai mai cosa ti riserva la pagina successiva e che, giunti alla fine, ti fa subito venire voglia di cominciarne una altro
Recensione di Enrico Spinelli
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