IO MIO PADRE E LE FORMICHE. Lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani, di Rosella Postorino (Salani – aprile 2022)
Ci si può sentire a casa anche leggendo un libro.
Capita che i pensieri si incastrino fra le parole, le frasi e le pagine e in queste trovino risonanza. Lì si fermano, quanto basta perché si smussino, decantino, si rafforzino e, perché no, cambino forma. L’importante è che niente di ciò che hanno sfiorato resti loro indifferente.
Fra le parole di Rosella Postorino ci si sente sempre a casa. Perché non v’è in esse la pretesa di creare distacco. Vi è, invece, il puro racconto della realtà così come essa è, in un quotidiano vivere, riflettere e dare voce persino ai pensieri che si potrebbe avere pudore di mostrare.
L’unico muro con cui ci si scontra nella sua lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani è quello che segna un prima e un dopo… Da un lato, il suo discorso ai neolaureati dell’Università di Siena nel 2019; dall’altro, la sua ideale prosecuzione dopo la pandemia che ha messo in ginocchio le nostre certezze e ci ha costretti a vivere quotidianamente con la consapevolezza di essere vulnerabili. Perché è importante sognare, cercare un riscatto, studiare? E dove collocare la paura?
Parole che toccano il cuore, meravigliosamente impresse nero su bianco. Tutte da leggere, scritte per ognuno di noi e per nessuno.
Perché è vero che “Nessuno scrive allo scopo di far sentire gli altri meno soli, eppure è quel che avviene – leggendo, ci sentiamo meno soli.”
IO MIO PADRE E LE FORMICHE. Lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani Rosella Postorino
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