“Quale verità? La verità è talvolta cangiante, mutevole e camaleontica, oppure è qualcosa di talmente sciatto da non poter credere che sia davvero quella”
Niente è come sembra in questo giallo di Davide Pappalardo.
La storia inizia con una simmetria perfetta: 3 buoni, ragazzi siciliani che si trovano in Trentino per l’addio al celibato di uno di loro e 3 rapinatori che uccidono una guardia giurata.
6 maschere dell’ex presidente Trump vengono usate per gioco dai primi, per rapina dagli altri.
Come in tutti i gialli che si rispettino, per una serie di coincidenze e fatti fortuiti, le strade dei 6 si incontrano, anzi si scontrano…e il giallo spicca il volo…
Apparentemente sembra di leggere una classica trama poliziesca, in realtà succede sempre qualcosa che non ti aspetti e che ti spiazza.
Sei costretto a rivedere continuamente la tua posizione riguardo i cattivi e soprattutto devi fare i conti con il passato dei buoni.
Sì, il romanzo è ricco di flashback, l’incipit stesso è un meraviglioso, suggestivo, tragico flashback sull’alluvione di Acireale del 1995, che inizialmente sembra non avere nulla a che fare con la storia…poi ci si renderà conto che quell’alluvione rappresenta il “terremoto” che ha segnato inesorabilmente le storie dei protagonisti.
“Alle sette e trenta le fognature allagarono le strade; le vie si trasformarono in spumeggianti fiumi di fango fetido. Un cielo itterico osservava con sguardi rabbiosi l’acqua divorare tutto, trasportare via auto, entrare veloce nei negozi e nei bassi, sradicare cestini dei rifiuti e burlarsi del peso dei cassonetti.
Non mormorava quell’acqua, bestemmiava a voce altissima. E mortificava i suoni delle sirene, ridotti a flebili rantoli”
Storie che vengono tenute nascoste e svelate magistralmente solo alla fine.
Il romanzo non è solo un giallo.
E’ un romanzo di relazioni, di amicizie, di amicizie tradite, di tabù. I protagonisti vengono raccontanti piano piano.
Non sono solo ragazzi esuberanti con la voglia di fare casino e divertirsi; hanno un mondo dentro, anche tragico, di miseria, di mancanza, di dolore e sofferenza.
Il verso dell’assiolo è un libro “genuino”, così come la scrittura dell’autore…sincera!
Come nei suoi romanzi precedenti, anche qui si sente forte la sicilianità di Davide, ci sono i profumi, i colori e la forza della sua terra.
E allora in questo 31 ottobre, in questa notte di Halloween cosa c’è di più spaventoso che farsi ipnotizzare dal verso dell’assiolo???
“Giusto e sbagliato non esistono. Chi stabilisce cosa è giusto e cosa no? Nemmeno i colori sono reali. Nero e bianco sono un’illusione, percezioni del nostro occhio, onde decifrate nel cervello.
Non si possono quindi stabilire regole per miliardi di individui, per il passato, per il presente e per il futuro.”
Buona lettura!
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