IL MIO PARADISO È DESERTO Teresa Ciabatti

Di solito leggo fino alla fine il libro che mi sono prefissata, perché molte volte ho trovato tra le pagine qualcosa di inaspettato ed emozionante, nonostante l’inizio tentennante.

Ebbene, in questo romanzo non c’è stato proprio niente di stimolante, fino all’ultima pagina. La storia avrebbe potuto essere interessante, soprattutto a livello emotivo, perché tratta di disagio giovanile, in un contesto di società consumistica tipica dei nostri tempi. Secondo me la figura della protagonista, Marta, avrebbe potuto essere sviluppata in maniera più approfondita e i temi dell’educazione affettiva sia in famiglia che nella scuola avrebbero potuto essere affrontati in modo un po’ più coinvolgente.

Marta appartiene ad una ricca famiglia romana, dove i soldi, i beni materiali e il potere contano più di ogni cosa. Se da bambina tutto questo era stato accettato, all’arrivo dell’adolescenza è esploso ovviamente un grandissimo disagio, condiviso più tardi anche dal fratello che sembrava essersi integrato in questo sistema diabolico.

Il risultato finale è stato che mi è rimasta dentro una grande amarezza e senso di frustrazione.

Peccato