IL LETTORE SUL LETTINOI. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri Guido Vitiello

IL LETTORE SUL LETTINOI. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri, di Guido Vitiello (Einaudi)

Guido Vitiello accompagna il lettore comune ad esplorare e comprendere le sue nevrosi come se fosse sul lettino dello psicanalista (facendo paragoni e assonanze con la vita), con una bella prosa, in modo intelligente ed esilarante.. a volte asserisce verità scontate, ma proprio per questo: chi ci aveva mai pensato?.. Il lettore comune è colui che legge per diletto, non è un critico o un professionista e come tale può permettersi la libertà di comportarsi ed esprimere qualsiasi giudizio su un libro. L’oggetto “libro” che per secoli era sempre stato considerato un “oggetto maschile”, per i secentisti diventa un “oggetto femminile” simile come immagine ai genitali femminili; diventa come una prostituta sempre disponibile di giorno e di notte. Tutti noi, amanti dei libri, attribuiamo al libro un potere benefico diventando quasi feticisti del libro stesso e da qui alcune regole di comportamento:

– NON BUTTARE: impossibile gettare nella spazzatura anche il libro più noioso o più brutto che abbiamo mai letto

– NON MOLLARE: nonostante la noia dobbiamo terminare il libro, se lo abbandoniamo ci prende il senso di colpa

– NON SBADIGLIARE: soprattutto in caso di classici o libri famosi e molto acclamati dal pubblico il lettore ha difficoltà ad ammettere di essersi annoiato

– NON SOTTOLINEARE A PENNA: sacrilegio assoluto.. se proprio bisogna sottolineare è consentita solo la matita perché il colore grigio della grafite è più delicato e perché c’è l’illusione di poter cancellare (il libro non tornerà mai intonso)

– NON FARE ORECCHIE Il lettore comune alterna vari ruoli: dal poppante della fase orale in cui “divora” tutto quel che legge, a volte “indigesto”, al voyeur, al sadico nella fase sadico-orale dove il lettore non si accontenta di accettare tutto quel che è scritto come reale ma la addenta, la sminuzza, la assaggia per verificare che non sia nociva, allo stupratore incestuoso e al parricida in quanto la pagina bianca rappresenta il corpo materno, le parole scritte i pensieri del padre mentre il lettore è il figlio che vuole prendere il posto del padre come nel complesso edipico. Per la donna il libro è come un amante cui dedicare le sue attenzioni… per l’uomo invece, la lettura significa non essere disturbati dalle donne (mogli, compagne ecc) mentre cercano le loro donne di carta. Il lettore comune è colpevole dei 7 vizi capitali:

– LUSSURIA: il desiderio di un libro, da qui l’accumulazione selvaggia, diventa un libridinoso dongiovanni cartaceo

– ACCIDIA: resta permanentemente nei negozi dove mostra la sua noia

– AVARIZIA: accumula libri senza riuscire a goderne a pieno. Il lettore nevrotico è convinto di avere un’aspettativa di vita di 700-800 anni…

– SUPERBIA: la libreria personale del lettore è un elemento di vanità

– GOLA: assaggia ogni genere letterario

– INVIDIA: quando la libreria del vicino è più ricca della sua

– IRA: verso coloro che devono restituire un libro In base al rapporto che il lettore nevrotico ha con la lettura si può classificare in vari modi:

– MONOGAMO ASSOLUTO è colui che dedica l’intera vita ad un unico libro

– LETTORE DONGIOVANNESCO è colui che seduce e abbandona ogni libro indipendentemente da forma o età o copertina pensando a tutte le avventure letterarie che un unico libro non gli permetterebbe di vivere. Il lettore comune in genere sta tra questi due estremi e qui troviamo:

– MONOGAMO SERIALE: fedele ad un unico libro alla volta

– MONOGAMO IRREQUIETO che mentre legge il suo libro comincia a sfogliarne altri e vive nell’incubo di notte di invocare il nome dell’amante a letto con la moglie

– APERTAMENTE POLIGAMO che legge più libri contemporaneamente diversi per genere e argomento

– VEDOVO INCONSOLABILE che è affetto da depressione post-librum, si sente in lutto, per aver conosciuto il il grande amore letterario e nessun altro sarà come il romanzo tanto amato Per il lettore comune la libreria è un’estensione del proprio corpo, per questo motivo fatica a prestare un libro. Meglio comprare e regalare piuttosto che prestare…comincerebbe a vedere lo spazio vuoto sulle mensole, a sentirne la mancanza. Quante cose si capiscono delle persone osservando le loro librerie!! Interessante vedere anche in che modo vengono esposti e classificati i libri, sono allineati sul bordo della mensola o addossati alla parete (atteggiamento più difensivo)? Sono in fila unica o in doppie e triple e file? Si possono distinguere 4 diversi tipi di lettura:

– DI DISTRAZIONE (evasione)

– DI ACQUISIZIONE (del sapere)

– DI TRASPORTO (per i classici e le grandi opere)

– DI ELEVAZIONE (filosofia, saggezza, spiritualità) Come per una dieta alimentare è necessario variare i generi in base all’umore, all’istinto e all’appetito. Il libro può essere considerato uno dei migliori amici dell’uomo. A volte il lettore ha il desiderio di sapere come finisce un libro ma anticipare come terminerà la lettura (o la vita) è solo una modalità banale di attenuare l’ansia tuttavia è proprio quell’ansia e quell’incertezza che rappresentano l’avventura stessa della lettura. E voi, che lettori siete?

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