HAMMERSTEIN o dell’ostinazione Hans Magnus Enzensberger

HAMMERSTEIN o dell’ostinazione, di Hans Magnus Enzensberger (Einaudi)

Il nome di Kurt von Hammerstein-Equord dice poco, credo, anche a un cultore della Storia, se non ai più appassionati addetti ai lavori. Diceva poco anche a me, quando mi procurai il libro in oggetto, più di dieci anni fa. La morte dell’autore del libro in questione, qualche giorno fa, mi ha indotto a riprenderlo in mano e rileggerlo, e adesso lo propongo, in quanto opera interessantissima, a chi di Storia, anzi, precisiamo, di Storia del 900, è appassionato. È probabile che non siano pochi, la popolazione italiana comprende un gran numero di anziani, di baby boomer dovrebbero (dovremmo) essere ancora presenti in buon numero.

Von Hammerstein fu l’ultimo comandante in capo dell’esercito tedesco prima dell’avvento di Hitler, prontamente sostituito dal nuovo Cancelliere con von Fritsch; aveva servito fedelmente la repubblica di Weimar, nei confronti del nazismo e di Hitler si dimostrò spesso, e palesemente, assai critico. Collega ed amico di molti degli alti ufficiali che prepararono il 20 luglio, fu risparmiato dall’epurazione solo perché al momento dell’attentato era già morto da un anno; oggi i locali del Bendlerblok, a Berlino, in cui Hammerstein ha operato, sono diventati un luogo di commemorazione della Resistenza tedesca.

L’aspetto più ‘intrigante’ di questo libro è forse la narrazione ragionata dei rapporti tra Germania e Unione Sovietica negli anni fra le due guerre mondiali; rapporti di collaborazione tra due Stati che il resto d’Europa guardava con sospetto, l’uno perché vinto in guerra (e poi umiliato a Versailles), l’altro perché sede di un governo comunista. Il patto dell’agosto 1939 aveva avuto dei precedenti, dunque.

Molto interessante anche la narrazione della vita familiare del personaggio, padre di sette figli alcuni dei quali abbastanza inconsueti (due delle femmine aderirono al comunismo e passarono informazioni all’Unione Sovietica). Hammerstein si dimostrò, nei confronti della prole, un padre assai liberale.

Chi ha già letto qualcosa di Enzensberger sa che è scrittore particolare; in questo libro, che non è un romanzo, ci sono capitoli in cui l‘autore conduce “interviste postume” ad alcuni dei personaggi presenti sulla scena storica, altri che recano l’avvertenza “glossa”; in questi è presente la riflessione di chi ha raccontato questa storia incredibile.

Recensione di Anna Ciamarrughi

HAMMERSTEIN o dell’ostinazione Hans Magnus Enzensberger

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