GLI OCCHIALI D’ORO, di Giorgio Bassani
Giorgio Bassani è una garanzia di buona lettura. E’ certamente uno degli autori più raffinati ed eleganti del secolo scorso. Il suo scrivere è armonioso, appagante, molto efficace. Quando leggi quelle pagine i personaggi e le situazioni che descrive si formano dentro di te quasi senza che tu te ne accorga. Il racconto ti prende e ti accompagna leggero ma deciso.
Dopo, quando purtroppo la lettura finisce, ti sembra di esserci stato, dentro alla storia, dentro al tempo che fu, nella Ferrara o sulla riviera Romagnola degli anni trenta del secolo scorso, di aver conosciuto quelle persone, di aver frequentato le spiagge di Riccione meta della buona borghesia ferrarese di allora, di aver preso il treno locale insieme agli studenti universitari che da Ferrara si spostavano quotidianamente verso Bologna. Le atmosfere, le storie e i vari protagonisti, compresi quelli secondari sono oggetto di descrizioni di grande suggestione. Sono numerosi i riferimenti al più celebre “Il Giardino dei Finzi-Contini” ma questo breve romanzo vive comunque di luce propria.
La storia ruota intorno ad un personaggio principale, un maturo dottore di Ferrara, uno stimato e benestante professionista che verrà gradualmente ma inesorabilmente relegato ai margini di una società ipocrita e bacchettona perché additato come omosessuale.
L’ostilità prima strisciante poi sempre più ostentata relega il dottor Fadigati al completo isolamento sociale. Un crescendo di episodi piccoli e grandi accompagnano la storia verso la tragedia. La cosa notevole è che parallelamente a questa tragedia personale, proprio in quei giorni, se ne consuma un’altra, ben più importante. Mussolini sta per varare le leggi razziali e l’autore descrive mirabilmente l’atmosfera che si respira.
Bassani apparteneva ad una famiglia ebrea della media borghesia, una delle tante di Ferrara, e l’adesione al fascismo tra queste famiglie era stata inizialmente entusiastica. La fase del ripensamento è tardiva e dolorosa e piena di contraddizioni. Quegli anni, quei momenti, quelle preoccupazioni, quelle speranza non potrebbero essere descritte meglio in così poche pagine. Insomma un affresco magistrale. Un libro da leggere assolutamente.
Recensione di Stefano Benucci
GLI OCCHIALI D’ORO Giorgio Bassani
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