FILOSOFI IN LIBERTÀ, di Umberto Eco (La nave di Teseo – gennaio 2022)
“Repubblica” lo ha messo in vendita con il giornale, ma io consiglio invece questa elegantissima versione da libreria, che peraltro costa appena 12 euro (e poi uno sconticino del 5 per 100 i librai in genere lo fanno).
Umberto Eco fece uscire, in appena 500 copie, questo suo esordio nella da lui stesso definita “saggistica leggera”, all’età di 26 anni, nel lontano 1958. Si tratta di agili componimenti in versi, secondo svariati schemi metrici, in cui l’autore si diverte e diverte tracciando rapidi profili, spiritosi ma scientificamente rigorosissimi, su Talete e gli altri presocratici, Aristotele, Anselmo, Tommaso d’Aquino, altri scolastici, Bacone, Cartesio, Vico, Kant, Hegel, Marx, Croce, gli esistenzialisti, linguisti vari, e, nel campo extra filosofico, Proust, Mann, Joyce, Sofocle, Dante (in improbabili terzine su De Saussure!), Manzoni, metafisici vari; per concludere con delle esilaranti “chansons à boire”, sulle metriche di canzoni celebri, dedicate ad altri famosi personaggi della filosofia e della cultura in genere. Il tutto arricchito da 15 simpaticissime vignette umoristiche dello stesso Eco su vari autori e temi del volumetto.
Un’opera non semplicissima ma intrigante e stimolante.
Irresistibile è, ad esempio, il componimento sull'”Edipo re”, di Sofocle:
“Il vispo Tiresia
avea nel boschetto
di Tebe sorpreso
Edipo soletto.
E con un sogghigno
il cieco maligno
gridava: – Su presto
l’hai fatto l’ incesto? –
A lui sospirando
l’afflitto gridò:
– Se sto copulando
che male ti fo?
Tu sì mi fai male
svelando il fatale
complesso, che ignoro!
Deh, taci, t’imploro! –
Tiresia, quel bieco,
rispose: – Macché!
Son cieco? Sii cieco!
Perché solo a me? -“
Insomma, un “monito (come conclude lo stesso autore alla fine dell’introduzione alla riedizione del 1992) per le generazioni a venire: a scherzare, sì, ma seriamente.”
Commenta per primo