COME SI DIVENTA NAZISTI, di William Sheridan
Storia di una piccola città 1930-1935 (tit. orig. The Nazi Seizure of Power. Experience of a Single German Town 1930-35), traduz. Luciana Pecchioli, Introduzione di Luciano Gallino, p. 298, Einaudi, Collana Einaudi Tascabili.Saggi, 2005, 9788806177690
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Questo libro ha più di quarant’anni.
Roba vecchia, eh?
Capisco che per chi è sempre a caccia delle “ultime novità” e si azzanna a discutere di vincitori di Strega e affini il tutto può sembrare polveroso.
Eppure, è un libro di un’attualità sconvolgente.
Perché questo libro ci aiuta a capire che certe cose non solo sono possibili, ma possono sempre ripetersi. In altri tempi, in altri paesi, con altre persone, con altre modalità.
Il problema è che coloro che le rendono possibili non si ripresentano mai con gli stessi vestiti e dunque l’altro eterno problema è: “come riconoscerli? Come cogliere analogie e differenze senza prendere cantonate sottovalutandoli o sopravvalutandoli? Come riuscire a non minimizzare ma nemmeno ad enfatizzare? Come riuscire a non essere ingenui ma nemmeno paranoici?”
Credo che il libro di Allen, oltre a fare scorrere un brivido lungo la colonna vertebrale, dia una grossa mano d’aiuto, nel decodificare alcuni segnali. Ed è per questo che lo ripropongo.
Dopotutto, non esiste una legge che dica che si debba vivere e scrivere solo dei best-seller del momento, no?
Recensione di Gabriella Alù
COME SI DIVENTA NAZISTI William Sheridan
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