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CASE DI VETRO, di Louise Penny (Einaudi)
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Un giallo che non mi aspettavo, intenso, profondo, inconsueto, in cui la trama si dipana in un andirivieni tra presente e passato.
Insolito per struttura narrativa, poiché i salti temporali non sono segnalati da spazi, pause o capitoli, ma si susseguono senza soluzione di continuità. All’inizio non è stato facilissimo seguire il percorso, ci sono volute un bel po’ di pagine di assestamento. Ma è un gran bel romanzo e l’autrice ha un ottimo stile narrativo, elegante e molto colto. Ho apprezzato la lentezza della narrazione, una lentezza studiata, ricercata che rende il romanzo ancora più affascinante.
Ottimi i personaggi, dall’irreprensibile commissario Armand Gamache (e la sua coscienza, protagonista comprimaria) fino alla esuberante ed eccentrica vecchia Ruth e alla sua papera.
Bello.
Di Lauretta Chiarini
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