STAI ZITTA Michela Murgia

STAI ZITTA, di Michela Murgia (Einaudi)

Saggio breve sulla condizione della donna nella società, uno spaccato di patriarcato duro a morire.

Consiglio la lettura SOPRATTUTTO agli UOMINI. Ma anche a tutte le donne.

Inquietante. Leggendolo mi sono ritrovata in quasi tutte le situazioni, se non vissute sulle mia pelle, viste e riviste in ogni angolo del tempo.

Questo saggio nasce dalla voglia dell’ autrice di rispondere al vergognoso modo in cui Raffaele Morelli, psicoterapeuta, cerca di prevaricare la Murgia in un’ intervista dove viene messo in difficoltà, tentando di zittirla in malo modo.

Gli spunti di riflessione sono innumerevoli, dall’ escalation dei talk show, dove l’ uomo in moltissimi casi non riconosce l’ autorità e professionalità femminile e partendo dal “lei” e il cognome, spesso finisce in un “tu” signorina man mano che gli animi si scaldano, sminuendo la figura professionale della donna che cerca di far valere le proprie ragioni, considerata spesso isterica, aggressiva, petulante, cosa che nessun uomo si sentirebbe mai dire, un uomo che perora la propria causa è determinato, deciso, coraggioso, anche quando alza i toni.

Non mancano gli accenni alle “Mamma astronauta”, mamme ricercatrici”, come se il fatto che ad una donna fa un mestiere che non è la casalinga debba essere sempre e comunque attribuito il ruolo di madre, moglie, figlia devota, non dimentichiamo mai che sei Donna, quindi Madre.

E se non sei madre ma votata alla professionalità sei automaticamente una stronza che magari scopa poco.

Se un uomo fa l’ astronauta, nessuno si permetterebbe mai di indagare sul numero di figli che ha e di come riesce a conciliare lavoro e vita privata.

Si arriva ovviamente alla violenza, al tacito consenso che un pantalone aderente porta inevitabilmente a pacche sul culo o a commenti sulla rotondità dello stesso, una scollatura ad “obbligare” ad essere guardata. “In fondo è quello che vuoi, essere desiderata”.

Le donne sono abituate a non rispondere alle provocazioni, “è solo un commento squallido, non fermarti” per evitare che degeneri in qualcosa di peggio.

Quando una donna potrà sentirsi libera di passeggiare senza paura, da sola per strada?

Quando una donna potrà essere riconosciuta per la sua professionalità e non per il ruolo famigliare di mamma, moglie, figlia?

Quando una donna potrà essere considerata al pari di un uomo?

Abbattere il patriarcato, che dura da millenni è difficilissimo, perché anche chi si ritiene fuori dall’ essere considerato maschilista in fondo lo è.

Il problema è che nemmeno se ne accorge.

Recensione di Daniela La Dany Chiari 

STAI ZITTA Michela Murgia

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