SETTE OPERE DI MISERICORDIA Piera Ventre

SETTE OPERE DI MISERICORDIA, di Piera Ventre

 

L’autrice, che ha circa la mia età, chiude il libro con queste parole:

“La vicenda di Vermicino è uno di quegli avvenimenti che hanno segnato la mia generazione. Quei pochi giorni in cui si svolsero i fatti tragici, sotto l’occhio feroce delle telecamere che mostrò all’Italia – in “diretta televisiva” – la morte di un bambino, si sono incuneati nella memoria alla stregua di un tarlo insano”.

Era il 1981, eravamo entrambe ragazzine quando tutta l’Italia si fermò credendo che dove c’erano le telecamere ci dovesse per forza essere un lieto fine. Per poi scoprire sgomenta che così non è.

Chissà dove era nascosto questo ricordo dentro di me; non tanto in fondo perché è bastato poco per riportarlo a galla. È bastata la splendida scrittura di Piera Ventre, che nel libro ci racconta le vicende di Cristoforo Imparato, il custode del cimitero di Poggioreale a Napoli, della moglie Luisa e dei due figli Rita e Nicola, nel periodo tra il terremoto dell’Irpinia (novembre 1980) e la tragedia di Vermicino (giugno 1981). La storia del piccolo Alfredo è sullo sfondo del racconto, solo nelle ultime pagine diventa centrale. E i personaggi del libro diventiamo noi, i loro occhi che guardano in tv il Presidente Pertini in lacrime sono i nostri, la loro angoscia la sentiamo nello stomaco.

È talmente forte che forse distrae l’attenzione del lettore dalla famiglia Imparato, ma immagino che l’autrice ne fosse consapevole. Non si può pensare che una storia così resti solo sullo sfondo, soprattutto quando la si è vissuta.

Insomma il libro mi è piaciuto molto, la storia è bella, i personaggi vivi e credibili, soprattutto il piccolo Nicola, così speciale, che ama la luna e la sua cagnetta Laika, un vecchio pupazzo disfatto, e che raccoglie i suoi pensieri in un quadernetto segreto. Eppure, me ne accorgo scrivendo, non riesco a raccontarvi di loro come meriterebbero, quindi accettate il consiglio e leggete questo libro.

Recensione di Elena Gerla

SETTE OPERE DI MISERICORDIA, di Piera Ventre

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