NATURA MORTA. La prima indagine del commissario Armand Gamache Louise Penny

NATURA MORTA. La prima indagine del commissario Armand Gamache, di Louise Penny (Einaudi – maggio 2022)

Tra i sentieri del bosco che circondano un paesino da sogno, la vigilia del giorno del Ringraziamento Miss Jane Neal viene ritrovata senza vita. Un incidente di caccia? O qualcosa di ben più inquietante? Il romanzo in cui entra in scena uno dei personaggi più amati del crime internazionale: l’ispettore capo della Sûreté du Québec, Armand Gamache. L’ispettore Armand Gamache giunge sulla scena di una morte sospetta in un paesino a sud di Montréal, Three Pines. Jane Neal, una maestra in pensione che coltivava rose e dirigeva il gruppo parrocchiale femminile, è stata trovata accasciata in una delle foreste che circondano il villaggio. In molti usano arco e frecce per cacciare i cervi e non può che trattarsi di un incidente. Ma Gamache non si lascia ingannare. Dietro la bellezza e la serenità di Three Pines, si agita un che di sinistro. E quello di Jane Neal è stato un omicidio, ne è certo. Adesso non resta che indagare.

“Il segreto dell’ispettore capo Gamache era che a cinquantadue anni suonati, all’apice di una lunga carriera il cui slancio pareva essersi esaurito, la morte violenta lo sorprendeva ancora.”

Saranno due anni, come minimo, che giro attorno ai libri di Louise Penny e, quando mi sono decisa ad affrontare il primo pubblicato in Italia (per l’esattezza il settimo della serie) ecco che è stato tradotto il vero primo libro, “Natura morta”.

Potevo esimermi di partire dall’inizio?

Ma anche no.

Poi mi adatterò e riprenderò la serie dal settimo in attesa dei precedenti, ma intanto eccomi qui.

Da subito l’atmosfera da indagine di paese mi ha conquistata per la genuinità dei personaggi, per le atmosfere rilassanti dovute alla routine di un piccolo avamposto così spontaneo, organizzato, apparentemente unito, dove un omicidio, si credeva, non avrebbe mai avuto luogo.

Ma…

… Nel momento in cui accade, tutti i paesanti restanti si riuniscono per parlare del caso, affrontarlo, risolverlo, o, più semplicemente, per crearsi un alibi.

“Nessuno era quello che sembrava. Ciascuno era di più. E una persona in quel soggiorno era molto, molto di più.”

Perché l’assassino era sicuramente uno di loro.

Ma chi?

“Guardandosi intorno si rese conto che quel posto e quelle persone gli piacevano moltissimo. Era un vero peccato che uno di loro fosse un assassino.”

L’artista, il barista, la pittrice, il riccone… Chi, avrebbe potuto farlo e soprattutto, perché uccidere una donna anziana che aiutava tutti?

Sarà in quest’atmosfera che riporta tanto alla memoria le ambientazioni di Agatha Christie, che farà la sua entrata in scena l’ispettore capo Gamache con la sua squadra.

“Gamache sapeva che il crimine era un fatto profondamente umano, nella sua causa come nei suoi effetti.”

Lui, un uomo elegante, che non passa inosservato, dalle attitudini e abitudini particolari, con un legame profondo con la moglie e che ancora e che, riesce a stupirsi di quanto l’uomo può cadere in basso ogni volta che si commette un omicidio.

“Gli si stringeva il cuore quando guardava le mani dei morti, al pensiero degli oggetti e delle persone che avevano toccato.”

Sarà proprio lui a dover seguire l’indagine, le insidie, le inimicizie interne e il pettegolezzo malevolo.

Penny cattura per lo stile profondo nelle riflessioni e profondamente ironico, che seduce il lettore, lo conquista e lo fa sentire a casa.

Sì.

Proprio a casa sua, comodamente e pigramente seduto al tavolo della cucina, pronto ad affrontare nuove sfide, davanti ad una pietanza invitante e ad un calice di buon vino.

Il lettore rimarrà ammaliato dal modo, dal luogo, dal tempo, dal ritmo e dal rispetto che si respirerà dentro la storia.

Lo stile giallo, corroborato da uno humor inglese che arricchisce la storia in modo caldo, necessario, vitale, farà sì che ci sentiremo in dovere di seguire l’indagine ma, senza tralasciare l’aspetto umano dei singoli personaggi.

Pettegolezzi, battute, diffidenza, riunioni davanti al the, cattiverie, risate e momenti più noir. Il tutto, ovviamente, arricchito sempre dalle singole personalità molto ben delineate.

Il colpo di scena finale, poi, si rivelerà la ciliegina sulla torta che ci gusteremo all’ora della merenda.

Insomma, leggetelo!

Recensione di Loredana Cescutti

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