L’ELBANO ERRANTE, di Pino Cacucci (Mondadori)
(vita, imprese e amori di un soldato di ventura e del suo giovane amico Miguel de Cervantes)
Primavera del 1544, nella notte della luna rossa i giannizzeri del turco Barbarossa sbarcano nella spiaggia del Lungone, nell’Isola d’Elba, devastando e saccheggiando tutto ciò che trovano. Qui si compie il primo passi del destino di due fratelli, Lucero e Angioina, il primo ferito da un archibugio e la seconda rapita per essere venduta come schiava. Lucero, smanioso di vendetta, deciderà di diventare soldato e il suo talento con le armi e la sua dedizione alla lotta gli frutteranno il nome di elbano errante, mentre Angioina, venduta al mercato di Algeri al Pascià ne diventerà la favorita, tessendo la trama della vendetta direttamente da Palazzo, nella speranza per entrambi, un giorno, di riabbracciarsi; come cornice e parte viva di questo racconto tutta una serie di eventi storici, politici e sociali che cambieranno le sorti dell’Italia, del Mediterraneo fino al Nuovo Mondo.
Ecco uno di quei sempre più rari miracoli letterari che la moderna narrativa ci regala di cui parlo a fatica, per il semplice motivo che non è solo un romanzo storico, ma un vero e proprio raccoglitore di romanzi storici, non c’è solo il viaggio formazione di due personaggi straordinari, c’è semplicemente tutto qui dentro, Ariosto, Dumas, Stevenson, le ricostruzioni storiche alla Barbero (avvincenti come non mai, un esempio tra tanti la battaglia di Lepanto), lo spionaggio, la coesistenza di personaggi immaginari ma plausibili accanto a figure storiche più o meno celebri, un grande calderone di 915 pagine ricostruito con una dedizione e una cura semplicemente maestose, un viaggio che tra Europa e America ci porta attraverso le problematiche e le contraddizioni del periodo noto come Rinascimento.
È un viaggio che consiglio assolutamente a tutti gli amanti del romanzo storico ma anche a tutti gli amici che desiderano stupirsi pagina dopo pagina, a chi non ha fretta di arrivare in fondo perché ogni capitolo è una sorpresa e una nuova avventura, a tutti quelli che credono che non possa esistere un’opera contemporanea da tenere orgogliosamente nelle propria libreria tra i grandi classici e da sfogliare w risfogliare come un grande libro di avventure…. “L’Elbano Errante” è tutto questo….e molto, molto di più.
P.S. mi sa che di Pino Cacucci dovrò leggere altri libri, gli devo davvero molto….
Recensione di Enrico Spinelli
Commenta per primo