LE MIE PRIGIONI  Silvio Pellico

LE MIE PRIGIONI, di  Silvio Pellico (Mursia)

Questo non è solo un libro ma è una testimonianza “storica” del prezzo che pagammo come Italia nel 19° Secolo per affrancarci definitivamente dall’ Impero Austro-Ungarico.

Il terribile memoriale dei 10 anni da prigioniero politico prima a Venezia e poi allo “Spielberg” è un piccolo grande tassello del nostro Risorgimento, la cronistoria di un uomo che perde da un giorno all’ altro ogni appiglio con la realtà oltre che la libertà e che trova nella religione il principale motivo per non soccombere.

Lo scritto fa trasparire la grandissima umanità di Silvio Pellico ma in parte anche dei suoi “carcerieri”, la sensibilità che mai diventa collera e la graduale piena accettazione dell’ ingiustizia; tutto questo in linguaggio chiaramente desueto ma dal mio punto di vista affascinante e che aumenta drammaticamente il senso di realismo di questa triste vicenda.

Lettura non per tutti, ma per gli amanti della Storia e per chiunque fosse curioso di sapere l’angusto percorso di un prigioniero politico in era pre-Italia unita.

Di Marco Tarda

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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