LE INTERVISTE DEL PASSAPAROLA DEI LIBRI – Di Renzo Editore

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 IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Erika Di Giulio della Di Renzo Editore

 

– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice, come si è sviluppata e quali sono gli eventuali piani per il futuro?

 

Di Renzo Editore RomaNasciamo a Roma nel 1985, come casa editrice di divulgazione scientifica e con il motto di “Abbiamo la scienza nel DNA”. Con gli anni ci siamo lasciati prendere la mano e abbiamo cominciato a spaziare anche nella storia, la filosofia, la politica, i temi di attualità sociale e ambientale, la narrativa, il teatro e – da pochissimo – anche i libri per l’infanzia e i ragazzi, con il nostro pollo Ipazio “sceriffo dello spazio”. Puntiamo a messaggi chiari, documentati, comprensibili e autorevoli. Infatti ben 12 dei nostri autori sono Premi Nobel e altrettanti sono medaglie Fields, premi Abel o Wolf. Abbiamo dato i natali editoriali a personaggi della cultura italiana come Margherita Hack, Edoardo Boncinelli, Carlo Rovelli e Umberto Guidoni. Per il futuro vorremmo ampliare il settore della divulgazione scientifica per ragazzi, dopotutto l’Italia è un Paese a cultura prevalentemente umanistica e un po’ più di scienza non guasterebbe. Per la narrativa, invece, abbiamo deciso di puntare soltanto sulla qualità e sull’inedito. Vogliamo essere esploratori del nuovo.

A che tipo di lettori si rivolge?

 

 

Di Renzo Editore RomaI lettori ci piacciono tutti e comunque. Abbiamo allargato l’offerta di catalogo a più di 500 titoli, quindi la scelta non manca. Sicuramente cerchiamo persone curiose, che abbiano voglia di ampliare l’orizzonte delle proprie conoscenze, che amino affrontare l’ignoto, che siano pronte a sperimentare e scommettere anche sui nomi meno conosciuti. Quando un editore costruisce con coerenza e onestà il proprio catalogo, diventa automaticamente una garanzia per la scelta del lettore.

– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?

 

 

Ci piace pensare alla Di Renzo come a una grande famiglia. L’editore Sante Di Renzo ha selezionato e conosciuto uno per uno tutti i nostri autori. La stima e l’amicizia sono il primo collante del nostro lavoro. Ovviamente ci sono i “casi” editoriali, i piccoli bestseller, i nomi di maggior richiamo – come la psicoanalista Anne Ancelin Schützenberger – che rendono la casa editrice più visibile e riconoscibile. Ma noi siamo affezionati a ognuna delle nostre pagine. Amiamo leggere.

In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?

 

Di Renzo Editore RomaIn verità l’Italia, almeno per ciò che riguarda la fascia dei lettori forti, è in crescita. Quello che manca è il lettore basico, ossia che legga anche poco, ma legga. Il che ravvisa che il problema è di diffusione della pratica. Bisognerebbe puntare su politiche culturali che rendano “normale” e quotidiana la presenza dei libri nelle nostre vite. Bisognerebbe trovare libri ovunque, non solo nelle biblioteche o nelle librerie. Il libro dovrebbe diventare consuetudine e “arredo” dei bar, dei trasporti pubblici, delle stazioni, degli ospedali… Non bisognerebbe andarlo a cercare.

 

 

–  Cosa ne pensate delle vendite online che stanno sempre più prendendo il posto delle librerie tradizionali?

 

Di Renzo editore RomaCrediamo che il cambiamento vada affrontato, non stigmatizzato. Il tempo libero, oggi, è un business. E se le grandi catene o il web la fanno da padroni, allora sta alle piccole librerie inventarsi come alternativa. Se si vuole competere sulla rapidità di rifornimento e consegna, bisogna avere i mezzi di Jeff Bezos. Ma quello che Amazon non può dare è il rapporto umano, l’attività creativa di approfondimento, l’evento a tema, le letture per bambini, il circolo letterario per anziani… Sono tutte cose che creano aggregazione e fidelizzano il cliente. Crediamo che l’unico vero danno alle piccole librerie derivi dalla concorrenza sleale dei prezzi al ribasso. In un Paese serio i libri hanno un prezzo imposto, per tutti, a meno che non siano di seconda mano oppure fuori catalogo.

– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi?

 

 

Di Renzo Editore RomaGià da qualche anno abbiamo cominciato a privilegiare la comunicazione a mezzo social e le recensioni mediante blogger e influencer, rispetto ai consueti canali del giornalismo tradizionale. Perché? Oltre al fatto che la fruizione dei giornali è in recessione, mentre quella dei social è in continua crescita, abbiamo notato da parte dei blogger e degli influencer – soprattutto dei più specializzati – un atteggiamento maggiormente aperto al nuovo e al diverso. Tralasciando la moltitudine di siti Internet che nascono e muoiono nell’arco di una stagione, quelli che si affermano nel campo della lettura sono guidati da una logica essenzialmente paritaria: non esistono consorterie o i cosiddetti “salotti buoni”. Semplicemente se il libro non piace, non viene recensito. Crediamo sia un’ottima garanzia di qualità.

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

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