LA SVASTICA SUL SOLE, di Philip K. Dick (Fanucci)
“Si, questi due giovani, della generazione emergente, che non ricordavano i giorni della prima guerra, e nemmeno la guerra stessa…Erano loro la speranza del mondo. La diversa provenienza non aveva nessun significato, per loro. Finirà, pensò Childan. Prima o poi. L’ idea stessa della provenienza. Non governanti e governati, ma persone.”
La svastica sul sole è un romanzo ucronico, la storia segue un corso alternativo rispetto a quello reale.
Cosa sarebbe successo all’ umanità se la seconda guerra mondiale, nel 1945, fosse stata vinta dai nazisti?
Le forze dell’Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e l’America è divisa in due parti, l’una asservita al Reich, l’altra ai Giapponesi. Nel mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale è dilagato. L’Africa è ridotta a un deserto, dopo uno sterminio radicale, l’Italia fascista pur essendo tra i vincitori è subordinata al Reich. I nazisti si preparano a inviare razzi su Marte e bombe atomiche sul Giappone.
La storia narrata da Dick si focalizza nella parte occidentale governata dai Giapponesi. I Giapponesi appaiono moderati, contraddistinti dall’eleganza dei modi, hanno forme più sottili – ma non meno insidiose – per amministrare il proprio controllo sui cittadini mentre i tedeschi hanno imposto le regole della dittatura nazista.
Importanti nel testo sono soprattutto due libri attraverso i quali si snodano le varie vicende: da un lato, l’I-Ching, oracolo divinatorio, consultato per prendere decisioni importanti; dall’altro La Cavalletta ci opprime, un libro che i Nazisti hanno proibito poiché descrive un mondo in cui le forze dell’Asse hanno effettivamente perso. Ma non è il nostro mondo: qui governano l’America e l’Impero Britannico, che non si dimostrano poi così differenti da Giappone e Germania.
Si forma così una sorta di ucronia nell’ucronia.
La svastica sul sole è un romanzo che può lasciare perplessi, l’autore ha creato due realtà alternative, contrarie alla nostra, ma incredibilmente realistiche e verosimili.
È proprio questo il fascino del libro, alla fine si può essere confusi ma allo stesso tempo ci si trova a pensare a ciò che sarebbe potuto accadere.
Di Elena Costantino
LA SVASTICA SUL SOLE Philip K. Dick
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