
LA STRANIERA, di Claudia Durastanti
“La vita si seduce in silenzio, si ipnotizza, e tutto il resto é un fallimento.”
Claudia Durastanti ci racconta la mitologia della sua famiglia disfunzionali, i suoi genitori, entrambi sordi e con disagi psichici, decisi a vivere con incoscienza la loro disabilità e i due figli, lei e suo fratello, decisi invece a distanziarsi quanto più possibile dalla follia che li circonda proprio tramite la parola, l’ordine, la correttezza, usando l’altro come specchio per misurare i progressi, i passi avanti verso la libertà.
La storia si svolge tra Brooklyn, dove l’autrice è nata a metà degli anni ottanta, e la Basilicata dove torna a 10 anni insieme alla madre e al fratello. E poi c’è Roma, dove studia, e Londra, dove decide di vivere.
Non è un libro semplice, non è semplice da recensire almeno per me; la scrittura della Durastanti è elegante e colta, ma fa trasparire il dolore e il disagio che hanno segnato la sua vita, ma che comunque le hanno permesso, o non le hanno impedito, di diventare una scrittrice.
E con l’età adulta, dopo anni di lotta contro le “stranezze” della madre, capisce che nessuno dovrebbe limitare il proprio desiderio di essere altro.
Recensione di Azzurra Carletti
Commenta per primo