LA PRESIDENTE, di Alicia Giménez-Bartlett (Sellerio – gennaio 2023)
Mi piacciono i personaggi femminili nei polizieschi. Quello che mi piace di meno è quando le fanno diventare delle Wonder Woman capaci di fare grandi cose, quasi ai confini della realtà.
Stessa cosa per i personaggi maschili, ma con le donne questa tendenza è ancora più marcata e devo dire che mi dà fastidio… Non ne abbiamo bisogno… e in questo libro, le due sorelle “pivelle” ce ne danno una lectio magistralis.
Il caso è complicato e delicato, perché è un personaggio politico di spicco ad esser trovato morto.
A nessuno interessa che venga fuori la verità, perché potrebbe essere davvero molto scomoda. Essendo però un omicidio, l’indagine va fatta e quindi? Come se ne esce? Facile! Basta affidare il tutto nelle mani inesperte delle ultime detective arrivate al commissariato di Valencia. Madrid non ne vuole sapere, e visto che comunque l’omicidio è stato commesso a Valencia, è quel commissariato ad avere la patata bollente tra le mani.
Una figura impietosa per quasi tutti i personaggi maschili, ma neanche troppo cattiva ecco.
Ho apprezzato molto la delicatezza di tutto il libro. A tratti sembra forse sfociare nella mielosità, ma devo dire che la cosa non disturba più di tanto.
Diciamo che qualche perplessità in più me l’ha data la quantità di carne al fuoco… Forse troppa. Troppi temi caldi toccati. Si vede l’impegno a non voler essere superficiali, e si capisce anche perché ci siano così tanti fronti diversi nell’indagine, ma il tutto, in alcuni punti, diventa un po’ dispersivo.
Ho amato tantissimo le due sorelle, il loro rapporto e la qualità stilistica e contenutistica dei dialoghi.
Ho amato l’unico personaggio maschile che scampa alla gogna.
Ho amato le descrizioni non eccessive dei luoghi e delle vicende. Il quadro non stanca, pur essendo molto preciso.
Mi sento quindi di promuovere questa lettura. Sicuramente non un capolavoro, ma un buon libro.
Recensione di Rita Annecchino
LA PRESIDENTE Alicia Giménez-Bartlett
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