LA LIBRAIA DI AUSCHWITZ Dita Kraus

LA LIBRAIA DI AUSCHWITZ, di Dita Kraus (Newton Compton)

Prima di iniziare a scrivere quella che dovrebbe essere una recensione, voglio precisare che nessuna parola, nessun termine presente nel lessico di ciascuno di noi può descrivere tutto ciò.

Chi è Dita? Dita, nella Praga del 1942 era una bambina, come tante, amava la scuola, studiare, amava i suoi genitori, le sue amiche, la sua infanzia, la sua modesta dimora. Piena di sogni, come tutti i bambini, sogni che però ben presto vennero distrutti dalle più atroci realtà, perché? Perché era Ebrea.

Chi è oggi Dita? Dita è una donna di circa 90anni se la memoria non mi inganna, una donna che nonostante tutto è riuscita a ritornare a passo con la sua vita.

Penso che nessuno le darà mai indietro tutto ciò che ingiustamente le è stato rubato, a lei e ad altre migliaia e migliaia di bambini, giovani donne, madri e padri.

Il dolore e la rabbia ( tanta rabbia) che mi ha lasciato questo racconto, la conferma, la consapevolezza di quanto possa essere feroce e malvagio L’essere umano, vanno assolutamente oltre la mia capacità di comprensione.

Veramente un corpo, un cuore, un anima possono riuscire a sopportare tutto ciò?

Veramente degli esseri “umani” riescono a commettere delle simili atrocità, e per cosa mi chiedo io, per quale assurdo motivo?

Mi riesce difficile dire altro, se non che : questo racconto, le parole di Dita meritano di essere ascoltate, trasmesse e ricordate.

Recensione di Kiara Beninato

LA LIBRAIA DI AUSCHWITZ Dita Kraus

ACQUISTALO DA FELTRINELLI

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.