IO VI ACCUSO. Giacomo Matteotti e noi, di Concetto Vecchio (Utet – aprile 2024)
A quasi 100 anni dalla morte di Giacomo Matteotti, ammazzato barbaramente dagli sgherri di Mussolini il 10 giugno 1924, questo libro rende finalmente giustizia alla memoria di Matteotti. Deputato socialista negli anni dell’ascesa del fascismo, si distinse per la difesa dei poveri, dei contadini del suo Polesine, un Veneto ancora rurale, analfabeta e povero, pur provenendo da una famiglia agiata di commercianti. Si distinse per la sua durezza contro le violenze fasciste e per la sua continua denuncia di esse, senza filtri, senza schermi. Questo libro fa conoscere non solo ciò che la maggior parte di noi conosce di Matteotti, ossia la sua tragica fine, ma anche le sue vicende politiche, l’isolamento da parte anche di alcuni suoi compagni di partito, le vicende umane e famigliari (sua madre che è sopravvissuta a tutti e 7 i suoi figli, 4 dei quali vissuti da pochi mesi a pochi giorni), la moglie Velia e i suoi tre figli, precoci orfani, ciò che accadrà ai figli e perfino le lapidi commemorative.
Di uomini come Matteotti non si parla mai abbastanza, perché si tratta di eroi che hanno creduto a fondo nelle proprie battaglie e che hanno combattuto la violenza fascista. Lo stile narrativo è, come in tutti i libri di Concetto Vecchio, giornalistico ma ispirato.
Da leggere assolutamente, da ricordare, da non dimenticare.
Recensione di Nadia Carella
ITALIA DA MORIRE I delitti eccellenti e misteriosi che hanno fatto la storia Adele Merini
ITALIA DA MORIRE. I delitti eccellenti e misteriosi che hanno fatto la storia Adele Marini
Commenta per primo