IL PROFUMO, di Patrick Suskind
Oggi vi parlerò del romanzo “Il profumo” di Patrick Suskind. Jean-Baptiste Grenouille nasce a Parigi in pieno Settecento da una ragazza che lo partorisce in mezzo al pesce marcio del mercato e, credendolo morto come gli altri figli partoriti precedentemente in quelle condizioni, lo spinge lontano da sé abbandonandolo. Ma il pianto del bambino all’improvviso fa accorrere tanti, che non esitano a denunciarne la madre mandandola al patibolo.
Inizia così uno strabiliante romanzo, più unico che raro, in cui il protagonista cresce tra balie e orfanotrofi, poi viene mandato a lavorare da un conciatore di pelli a poco più di otto anni. E’ instancabile, Grenouille, ma nessuno lo ama, anzi, in molti lo evitano. Perchè ha una caratteristica molto particolare: non ha nessun odore, quindi non viene riconosciuto dagli altri esseri umani, è come se quasi non esistesse. Dall’altra parte, però, Jean-Baptiste ha un odorato fuori dal comune, riesce a sentire e a catalogare tutti gli odori e i profumi esistenti intorno a lui, anche nel raggio di chilometri.
Questo lo porterà a farsi assumere dal profumiere Baldini, all’inizio quasi spaventato da questo ragazzo che riesce a riprodurre il profumo del concorrente e addirittura a migliorarlo, solamente riconoscendo dall’odore le varie componenti e combinandole come se fosse lui stesso il creatore di questo “Amore e Psiche”, vendutissimo in Francia e che lo sta mandando in rovina perché incapace di produrre un profumo di successo come quello da ormai troppi anni… Ma anche Baldini lo sfrutterà, nemmeno da lui si sentirà amato, nonostante le seicento formule di profumi che il maestro convincerà Grenouille a lasciargli, prima di mettersi in viaggio verso Grasse, la capitale del mondo del profumo, dove Jean-Baptiste vuole recarsi per cercare di capire come catturare l’odore di qualsiasi oggetto o persona esista sulla terra e farne qualcosa che possa durare nel tempo, come il profumo di quella ragazza che Jean-Baptiste strangola nel goffo tentativo di riuscire a sentirne il profumo e catturarlo in qualche modo…
Ben scritto, il narratore onnisciente è sicuramente uno dei migliori mai creati, la storia è insolita e affascinante, la trama avvincente e la ricostruzione della Francia del Settecento (ante-Rivoluzione) è davvero ben fatta. Ogni personaggio è caratterizzato in modo sublime, ognuno racconta di sé attraverso il narratore in terza persona che svela i loro pensieri come se fossero monologhi capaci di rivelarne in pieno l’anima. E il mondo degli odori e dei profumi non ha mai avuto un libro che come questo riuscisse a descriverlo in modo così affascinante.
Recensione di Eleonora Saia
IL PROFUMO – Patrick Suskind
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