IL CARDELLINO Donna Tartt

IL CARDELLINO, di Donna Tartt (Rizzoli)

“un intimo colpo al cuore”

Per cosa vale la pena vivere? Per cosa vale la pena morire? Quali cose non sono altro che un’assurda perdita di tempo?

Un quadro “Il Cardellino” dipinto nel 1654 da un artista fiammingo, Fabritius, prima della sua prematura morte in un incendio, con un soggetto misterioso ma apparentemente semplice, che diventerà l’autoritratto del protagonista Theo, il battito del suo cuore e della sua solitudine.

Un ragazzo Theo che a 13 anni perde la madre in un attentato al Metropolitan Museum, con nella memoria il fermo immagine di uno sguardo intrusivo, ossessivo e doloroso, quello di una bambina Pippa che lo inchioda di fronte al quadro prima dello scoppio, in un momento che definirà il suo destino.

Una eredità di affetto e dolore legata ad una catena, come quella del Cardellino protagonista del quadro.

Un romanzo di formazione dal sapore di un thriller.

Una ricerca costante della bellezza autentica che “cambia la venatura della realtà”. Un viaggio nel caos e nel dolore.

Stando accanto al Cardellino, Theo dimentica di morire infinite volte attraverso numerose epifanie che lo conducono alla ricerca di sé,tra fughe e muri, cullandosi nella disperazione consapevole che “non possiamo scappare da ciò che siamo” ed il Cardellino è lì fermo mentre tutto si muove a ricordare al protagonista chi si decide di essere ogni giorno della nostra vita.

Recensione di Luisa Ciccone

IL CARDELLINO Donna Tartt

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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