FINCHÈ MORTE NON CI SEPARI – FRATELLI COLTELLI – CATTIVE COMPAGNIE – SILENZIO RADIO – DA ZERO A PIÙ INFINITO, di Chiara Assi
Cercando nuovi stimoli di lettura; ho scoperto ancora una nuova scrittrice di gialli, Chiara Assi, che mi ha spinto a fare una full immersion nella sua produzione per cui in pochi giorni mi sono bevuta ben cinque libri, quattro della serie definita de Il Commissario e la Dottoressa ed uno definito lo spin off della serie in cui si narrano le vicende di come uno dei personaggi, che poi ritroviamo nella serie, diventa una spia dei servizi segreti.
I romanzi sono tutti autoconclusivi ma se ci si fa intrigare dalle vicende lavorative e personali dei personaggi, vanno letti in ordine; io prima di tutto ho letto Da zero ad infinito, il racconto di come nasce una spia, di come un ragazzino tenace e intraprendente, dai solidi principi anche nel delinquere, nonostante le non poche difficoltà incontrate, impara a stare dalla parte giusta, anche a costo di perdere quel poco a cui tiene nella vita. Poi sono passata a leggere in sequenza i quattro libri che vedono protagonista Giulio Locatelli, commissario di polizia, ex agente dei servizi segreti, e la psichiatra e criminologa, Ludovica Invernizzi, che si incontrano sul luogo in cui viene ritrovato il cadavere del marito di una amica della donna: da questo incontro nascerà una forte amicizia ed una proficua collaborazione professionale, con alti e bassi nel loro rapporto e con indagini complesse ed articolate che nei quattro libri ci porteranno a passare piacevoli momenti di lettura. Le storie sono ambientate a Milano e vedono coinvolti diversi ambienti: dal settore della ristorazione in Fratelli coltelli a quello delle emittenti radiofoniche in Silenzio radio, ad un liceo privato in Cattive compagnie; in quasi tutti fanno capolino politici corrotti e non, l’ambiente della polizia di stato e dei carabinieri e vari personaggi che fanno parte dei servizi segreti.
Una scrittrice da tenere d’occhio e dei libri, un po’ gialli, un po’ spy story, un po’ sentimentali, con una buona trama, personaggi ben costruiti (unico appunto che mi sento di fare è che sono tutti giovani e belli, con occhi blu o verdi o grigi) e una scrittura scorrevole.
Recensione di Ale Fortebraccio
Commenta per primo