ELETTRA Jennifer Saint

ELETTRA, di Jennifer Saint (Sonzogno – gennaio 2023)

Una precisazione doverosa: il libro non è una ricostruzione con occhi moderni della storia di Elettra come già accaduto con altre donne della Grecia Antica o meglio non è incentrato solo su di lei come mi sarei aspettata. Volevo leggere una storia solo su di lei, che mi ha sempre affascinato come personaggio nelle due tragedie a lei dedicate. Invece l’autrice inserisce anche il punto di vista della madre Clitennestra e della sacerdotessa Cassandra probabilmente per inserire un confronto tra madre e figlia e inquadrare la vicenda nel contesto della guerra di Troia. Il periodo storico attuale contempla però un’esplosione di libri dedicati al punto di vista di Clitennestra, per cui c’è il rischio di confusione tra le varie versioni. Nella versione della Saint Clitennestra risulta soprattutto una madre che vive per le sue figlie e si sente spezzata dentro quando Agamennone, senza neanche prendersi il disturbo di informarla, sacrifica la figlia Ifigenia sull’altare.

Da quel momento vive per la vendetta nei confronti del marito che renderà finalmente felice l’anima della figlia sacrificata ma trascura le altre sue figlie e il figlio per non affezionarsi troppo a loro, qualora dovesse perdere altri figli. Quanto alla versione di Cassandra, sentiamo il suo dolore per aver avuto da Apollo il dono della profezia ma non quello di essere creduta per averlo respinto e poi per vedere la sua amata città distrutta e lei diventata bottino di guerra. Una delle parti più belle risulta infatti quella del lamento delle principesse troiane radunate sulla spiaggia che ovviamente l’autrice ha preso da “Le Troiane” di Euripide, di cui consiglio la lettura come antidoto contro ogni guerra e come documento poetico sulla sofferenza delle donne, che saranno portate via dai greci come bottino di guerra e condannate ad una vita di esilio e sofferenza.

Elettra compare alla fine come vendicatrice del padre e istigatrice del fratello ma non riesce a suscitare un grande interesse. Bambina fragile e poi trascurata dalla madre dopo la morte della figlia Ifigenia, vive nel ricordo del padre che li ha lasciati per andare a combattere a Troia e che ha idealizzato e odia il compagno della madre Egisto. Quando la madre uccide il padre ( mi rifiuto di pensare che sia uno spoiler perché la storia di Agamennone e Clitennestra risulta in molti testi) vive per la vendetta esattamente come la madre, trascurando completamente ogni altro aspetto della vita e seguendo una vicenda più o meno ispirata all’omonima tragedia di Euripide. Tuttavia anche nel finale la grandezza tragica della madre vince, tanto che se il libro si fosse chiamato “Clitennestra” o ancora meglio “La madre di Elettra” sarebbe stato più sensato.

Anche se il libro è ben scritto, mi sarei aspettata una maggiore originalità e maggiore attenzione alla povera Elettra. Se le riscritture delle storie delle eroine antiche devono avere qualche scopo, dovrebbe essere quello di riempiere i buchi delle varie tragedie e approfondire aspetti poco noti della loro vita e motivazioni oltre che cercare un punto di vista moderno per vicende antiche. Con la Circe di Madeleine Miller questo risultato risulta raggiunto e infatti l’ho apprezzato di più.

Lo consiglio perché è una storia avvincente di confronto a distanza madre-figlia ma a me sinceramente ha soprattutto fatto venir voglia di rileggere “Le troiane” di Euripide ancora più che “L’Orestea”.

Recensione di Eleonora Benassi

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