DUE LIBRI A CONFRONTO: VITE RUBATE – BLOODY MARY Marco Vichi Leonardo Gori

DUE LIBRI A CONFRONTO: VITE RUBATE – BLOODY MARY, di Marco Vichi Leonardo Gori (Guanda – febbraio 2023)

 

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Qualche mese fa ebbi modo di comprare e leggere “Bloody Mary”, opera dei due autori, un romanzo forte, caustico, cattivo dalla prima all’ultima pagina, un’opera carica di un dolore tanto forte quanto necessario, con un finale che sarebbe stato degno del migliore thriller, peccato che di attualità trattasi (provate a mettere due nomi veri al posto di quelli dei protagonisti per credere). Ho quindi atteso con ansia questo “Vite Rubate”, riscrittura del romanzo sopra menzionato (e con un titolo più azzeccato), parzialmente rielaborato e con un finale diverso. Torna così la favola nera di Marek, giovane polacco disoccupato che viene in Italia a farsi sfruttare nei campi di pomodori per aiutare la mamma a campare, e di Aleya, ragazza nigeriana venduta dallo zio molestatore come prostituta a una grande associazione criminale del Bel Paese. I loro destini si intrecciano quasi per caso e troveranno nell’amore e nel bisogno di libertà la forza per cercare di sfuggire al loro inferno.

Se lo stile rimane inalterato, con una prosa asciutta e diretta, fatta quasi di istantanee (ne verrebbe fuori un ottimo graphic-novel) la chiave di volta è proprio nel finale differente. Basta questo per spiegare una riscrittura? Secondo me sì, anzi ne sono felice, perché diverso è il messaggio che viene veicolato: se in “Bloody Mary” emerge forte la denuncia e la critica sociale, in “Vite Rubate” prevale un messaggio di speranza. Per questo entrambi i romanzi meritano di esistere e l’uno non esclude l’altro almeno per me, perché se conoscere il dolore è fondamentale della speranza abbiamo sempre un disperato bisogno.

Recensione di Enrico Spinelli

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