DIETRO LA PORTA Giorgio Bassani

DIETRO LA PORTA, di Giorgio Bassani

Recensione 1

La lettura di Bassani è sempre un momento importante. Ogni suo libro è un viaggio dentro la storia ma soprattutto dentro ognuno di noi.

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Siamo nella Ferrara degli anni trenta del ‘900 e, come per altri romanzi, la connotazione autobiografica è forte. L’io narrante è un ragazzo della buona borghesia ebrea di Ferrara che nell’anno scolastico 1929-30 vive un importante momento di passaggio con la frequentazione della prima liceo classico. Si trova immerso in un mondo nuovo e complicato con professori esigenti e scorbutici e nuovi compagni di scuola. Il caro amico e compagno di banco di una vita, Otello Forti, è lontano, in un’altra città e il nostro protagonista deve anche fare i conti con continue e complesse novità come l’antisemitismo strisciante prodromo delle future leggi razziali e i primi pruriti adolescenziali.

Lo stato d’animo del ragazzo di fronte a questo mondo nuovo è descritto con grande sensibilità. Bassani è un vero maestro. Il nostro protagonista è un pesce fuor d’acqua che si dibatte fra le difficoltà dello studio e le relazioni sociali con i nuovi compagni di scuola. Due di questi sono centrali nel romanzo, Carlo Cattolica, il secchione della classe, ammirato da professori e compagni di scuola e Luciano Pulga, appena arrivato da fuori città e snobbato un po’ da tutti. L’autore descrive con grande efficacia l’atmosfera del mondo chiuso e bigotto della scuola e le relazioni, spesso formali, tra gli studenti tutti protesi a realizzare vantaggi personali in termini di prestigio sociale, di valutazioni scolastiche e di relazioni con i coetanei. Uno specchio del mondo degli adulti con le stesse ipocrisie e meschinità ma anche con maggiori incognite e forse con maggiori aspettative verso il futuro.

Il nostro protagonista sarà amico del nuovo arrivato, Luciano Pluga, ma questo manterrà un atteggiamento ambiguo e opportunista. Carlo Cattolica, dimostrando una amicizia più diretta invita il protagonista a sentire quello che Luciano Pluga va dicendo di lui e con uno stratagemma lo fa origliare, non visto, dietro una porta. Da qui il titolo dell’opera.

Non continuo la sintesi del libro che comunque non è un giallo con relativo finale anche se questo passaggio è centrale di tutta la narrazione. L’opera è un magistrale spaccato di vita del difficile periodo adolescenziale trattato con grande delicatezza ed enfasi. Un libro leggibilissimo e molto concentrato. Da leggere senz’altro come tutti i libri di Bassani.

Recensione 2

Giorgio Bassani è un grandissimo scrittore.. Chi è un grande scrittore per me? Colui che ha la capacità di esprimere in 101 splendide pagine, con una magnifica prosa, la scelta perfetta di ogni parola cui dare il giusto peso e che trasmette nel lettore la sensazione di leggere un romanzo leggero, scorrevole, ma quando giunge al termine si rende conto di aver letto un libro potente, trascinante, devastante, un piccolo capolavoro che non lascia indifferenti.

È la storia di un giovane, 16 anni, in piena adolescenza, che, attraverso i rapporti di amicizia instaurati sui banchi di scuola, si misurerà con la solitudine, la sofferenza, la delusione che inevitabilmente lo porteranno a quella crescita personale, al passaggio dall’essere bambino all’età adulta, che soltanto il confronto e i rapporti umani sanno maturare.

 

 

Nello specifico il giovane protagonista si lascerà alle spalle Otello, il primo amico, l’amico storico, delle elementari, l’amico puro, sincero, un rapporto che, a seguito della loro evoluzione, successivamente non sarà più lo stesso. In quell’anno fatidico, la prima liceo, avrà due amici, Carlo e Luciano, diversissimi tra loro, in contrapposizione, uno ricco, studioso, perfetto in tutto, il bravo ragazzo da invidiare.. l’altro povero, invadente, chiacchierone e più maturo per le esperienze di vita vissuta..

Al protagonista si richiede di aprire quella porta ed affrontare la verità, le persone, per vivere una vita piena e appagante.. L’alternativa è restare dietro la porta da osservatore, passivamente, guardando gli eventi che passano..
Un gioiellino.. Da leggere, leggere e rileggere…

Recensione di Simona Di Chiara

DIETRO LA PORTA Giorgio Bassani

 

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