DIECI LEZIONI SUI CLASSICI Piero Boitani

DIECI LEZIONI SUI CLASSICI, di Piero Boitani (Il Mulino)

 

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Le “10 lezioni sui Classici” di Piero Boitani, Il Mulino, sono un tuffo in un passato che sembra un perenne ritorno sui nodi mai sciolti della lunga odissea della civiltà occidentale.

Da “Omero” a Virgilio, a Tacito, Lucrezio e Ovidio si intersecano visioni di una umanità sempre sospesa tra progressi e regressioni. Rispecchiamenti sull’oggi. Quando sembra che l’orizzonte del pensiero raggiunga nuovi approdi si manifestano paurosi restringimenti. Corsi e ricorsi piuttosto che un incessante, illuministico, avanzare sgombro da ogni oscurità.

Le parole e i segni del linguaggio si moltiplicano ma la comunicazione si restringe in un “cinguettio”. I pensieri lunghi non appartengono più al nostro tempo presente. La realtà non è più quella che si vive, ma quella che si racconta.

 

 

Tra gi spunti numerosi che ci offre il pregevole critico e filologo quello più problematico è l’attribuzione all’Iliade del “poema della forza e della pietà”. Non c’è pietà in quei 50 giorni sotto le mura di Troia tra 4 giorni di battaglie e duelli ed il resto del tempo trascorso in battibecchi,assemblee, banchetti, riti funebri e malattie. La pietà compare all’improvviso, in extremis, purificatrice ed imposta dal Consiglio degli Dei ad un riottoso Achille vittima evidente di una sindrome bipolare. Gli eroi ci appaiono degni di compassione a partire da Agamennone che non sa più che cosa ci stia a che fare dal momento che i Troiani non gli hanno fatto niente di personale. Sono vittime delle loro intrinseche debolezze a partire da quello che appare più forte e risoluto. In tutto e per tutto Achille lo deve soccorrere la madre come preda irriducibile dell’Io bambino

 

 

Gli Eroi sembrano soprattutto bisognosi di riconoscimento identitario e consenso.

Chi sono io? sono le loro genealogie illustri o i beni accumulati in molte scorrerie.

Ben altra consapevolezza ha Odisseo mosso più che dal Nostos (nostalgia della casa) da un formidabile Telos, la riconquista del Potere e la fondazione di un nuovo assetto giuridico-istituzionale. Un compromesso con l’aristocrazia che è un nuovo deal e la fondazione di un Nomos (diritto) che si basa sulla rinuncia alla vendetta.

Boitani ci potrebbe domandare al termine delle lezioni “secondo voi a che punto siamo del cammino?”

Di Sergio Landi

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