CONTROCORRENTE Joris-Karl Huysmans

CONTROCORRENTE Joris-Karl Huysmans

CONTROCORRENTE, di Joris-Karl Huysmans

Di sicuro c’è una cosa. O lo ami o lo odi. Un personaggio così estremo, esasperato ed esasperante, preciso allo spasimo, eccentrico, profondo, che ha opinioni su tutto, che è esperto di tutto: o ti folgora all’istante o lo detesti per sempre. Per me è stato amore.

O lo ami o lo odi. Un personaggio così estremo, esasperato ed esasperante, preciso allo spasimo, Recensioni Libri e News

Des Esseintes aristocratico snob, maestro ed icona dei dandy, nauseato e annoiato dalla banalità, volgarità, insulsaggine, pochezza e vuoto della realtà circostante, della società che disprezza, dei suoi derivati e sottoprodotti, di usi e costumi, di tendenze e mode, molla tutto e si rinchiude in una personale torre d’avorio. Una casa in campagna, un buen retiro raffinatissimo, dove la sua anima in pena può, forse, trovare pace.

Metodico in modo quasi soffocante, sceglie con cura colori, materiali, arredamento. Progetta e realizza dei mondi fittizi, scenari artificiali in cui godere con sensi e intelletto, vi ci si sprofonda lanciandosi in riflessioni, accostamenti, analogie, armonie, abbinamenti,di cui è vero maestro. Con i liquori crea melodie in bocca, con i profumi, dei più ricercati e preziosi,vaporizza visioni, in un crescendo di allucinazioni che sono insieme visive, olfattive, uditive, intellettive.

Va in visibilio per il prezioso, si abbandona al surreale, indulge in malinconie, rammenta perversioni, oscilla fra lussuria e misticismo. Trascorre il tempo così, leggendo e ordinando la sua specialissima libreria, con tomi rari, carte fatte a mano, incunaboli rari, rilegature personalizzate. Si circonda di piante esotiche, dalle forme mostruose, innaturali quasi, colori sgargianti, deformi, orchidee, cactacee, piante carnivore, per ricrearsi un tropico finto ma credibile.

Capriccioso in modo maniacale, filosofeggia, fa excursus analitici sulla letteratura passata e presente, analizzata in modo implacabile. Sceglie rigorosamente il differente, il diverso, opta per la sfumatura, valorizza il dettaglio, ammanta di artificiale ed illusorio ogni cosa che lo circonda, ciò che osserva, ogni pensiero che elabora. E’ la storia di una nevrosi, di un uomo che prova a vivere controcorrente, ma alla fine non riuscirà nemmeno in quello e nel descrivere minuziosamente i suoi gusti, la sua visione del mondo, i suoi trascorsi, le sue velleità, ci riconsegna anche un ritratto impietoso della sua epoca e della società a lui contemporanea.

Acuto, raffinato, ridondante, ossessivo, anche lo stile in cui è scritto. Huysmans rivela non poco talento nella sua prosa che è essa stessa opera d’arte, descrive, accosta, incalza, sovraccarica, esalta, sottolinea, incastona parole e aggettivi come un orefice che cesella un diadema bizantino. Critico d’arte, l’autore ci sciorina le sue predilizioni in questo campo, Goya, El Greco, i simbolisti Redon e Moreau, le stampe morbose e macabre di Bresdin e Jan Luyken.

Riassumere questo libro è impresa impossibile. Non ci sono riuscita. Ma l’amore spesso, si sa, scioglie lingua e penna, e le mie parole sono un omaggio alle sue.

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