VOCI NEL SILENZIO Bruno Morchio

VOCI NEL SILENZIO, di Bruno Morchio (Garzanti)

Ed ecco qua, nuovamente, Bruno Morchio ed il suo Bacci Pagano e la sua Genova di cui cominciavo a sentire un po’ di nostalgia. Diversi autori si sono cimentati in un questo ultimo anno con le problematiche del Covid ma di sicuro questo nuovo romanzo di Morchio è a mio avviso di sicuro il migliore nel genere.

Situata temporalmente nell’aprile 2020, in pieno lockdown da Covid, la storia si dipana su tre livelli temporali: quello attuale, in cui Bacci Pagano è sostanzialmente chiuso in casa e lontano fisicamente dagli affetti più cari, la figlia e Giulia Corsini, la sua recente “fidanzata”, con la telefonata della figlia di un vecchio cliente che lo incarica, sempre per conto del padre, di una nuova indagine sulla defunta madre; quello dei tempi della prima indagine ed infine il periodo delle brigate rosse, così doloroso per il nostro investigatore che si era fatto, da innocente, 5 anni di carcere.

Si, perché il vecchio cliente si dichiarava un ex brigatista rosso, pentito durante la latitanza in America Latina, ma in realtà era un losco faccendiere, legato ai servizi segreti.

E così Bacci Pagano indaga da recluso, con l’aiuto dei suoi soliti amici e con il sostegno di Giulia Corsini, ed arriva alla verità, mostrando ancora una volta tutta la sua umanità.

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