VERSO LA TEMPESTA, di Martin Dugard
Dugard è uno scrittore statunitense, autore e coautore di molti libri storici, collabora da tempo con il New York Times e GQ America. La sua prosa asciutta e scorrevole rende piacevolissima la lettura di una delle più note avventure (o disavventure) veliche anche a chi non ha una preparazione tecnica nel settore: Verso la Tempesta è la storia di una delle regate veliche d’altura più disastrose della storia, la Sydney-Hobart del 1998.
Una regata che prevede la partenza nel giorno di Santo Stefano dal porto di Sydney e l’arrivo intorno a Capodanno in Tasmania, nel porto di Hobart; l’attraversamento dello stretto di Bass per una distanza di 625 miglia marine in uno dei mari più infidi e turbolenti la rende forse la regata più impegnativa del mondo.
Nel 1998 però le condizioni meteorologiche particolarmente proibitive (e purtroppo non previste adeguatamente) hanno inesorabilmente portato al disastro gran parte delle imbarcazioni in gara: delle 115 partite cinque sono affondate, sessantasei ritirate, di cui cinquanta gravemente danneggiate. Altissimo il prezzo in vittime, sei morti e cinquantasette marinai salvati nonostante le grandi difficoltà causate dalla bomba meteorologica che ha imperversato sulla regata per due giorni.
La cronaca di questa incredibile avventura, descritta con lucidità ed umanità da Dugard, si snoda attraverso l’impresa di una delle barche partecipanti, AFR Midnight Rambler, un piccolo sloop di 35 piedi – circa dieci metri – che insieme alle altre ha affrontato venti fino a 180 km/h ed onde alte oltre ventiquattro metri; il racconto avvincente di sforzi sovrumani e di atti di coraggio, di terrore e disperazione, di una Natura potente ed inarrestabile inchioda il lettore capitolo dopo capitolo.
Non si tratta però di un semplice resoconto, l’autore descrive gli uomini, le loro storie, le loro barche e l’amore per il mare e l’avventura; la loro umanità eroica o pavida, l’umiltà dei superstiti più annichiliti che felici per essere riusciti a scampare dall’estremo pericolo.
Nessuno è uscito indenne dalla Sydney-Hobart del 1998, e Martin Dugard lo fa capire bene.
Questa capacità di trasmettere la passione che spinge questi particolarissimi marinai ad affrontare pericoli estremi fa sì che anche il più profano dei lettori riesca a cogliere il senso del racconto, seppur rigoroso nelle descrizioni delle barche, della navigazione e della meteorologia.
Un libro da scoprire per chi ama l’avventura ma anche per chi vuole capire qualcosa in più sugli esseri umani.
Recensione di Simona Vagaggini
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