SARÀ TRE VOLTE NATALE Fabio Ceraulo, Teresa Gammauta Ignazio Rasi.

SARÀ TRE VOLTE NATALE Fabio Ceraulo, Teresa Gammauta e Ignazio Rasi. Recensioni Libri e News UnLibro

SARÀ TRE VOLTE NATALE, tre racconti di Fabio Ceraulo, Teresa Gammauta e Ignazio Rasi (Ex Libris)

Tre racconti, tre modi diversi di narrare il Natale.

SARÀ TRE VOLTE NATALE Fabio Ceraulo, Teresa Gammauta e Ignazio Rasi.

L’ironia graffiante tragicocomica di Fabio Ceraulo ne”Il Natale del condominio”, la nostalgia proustiana di Teresa Gammauta in “Rapsodia di Natale” e la spy story di Ignazio Rasi in “Rosso Natale”.

Tre racconti deliziosi ognuno nel suo genere ma con un denominazione comune: Il Natale, la festa più grande ed emblematica di ogni tempo.

Non si può sfuggire al Natale, al suo spirito, alla sua magia anche se imbrattata di ipocrisia “condominiale”, anche se è infarcita di ricordi e anche se il dovere chiama.

 

I tre autori con questo libro ci regalano tre racconti da leggere sotto l’albero, complici il portiere di un condominio strampalato, il “ricordo” del panettone profumato e morbidissimo vicino al forno e un caso di omicidio da risolvere.

È Natale e a Natale si può raccontare di tutto perché il suo velo avvolge il conformismo bigotto, la malinconica nostalgia e il dovere professionale.

A Natale si può ridere per non piangere e piangere per non ridere. È una festa universale, la si può amare o odiare, sta di fatto che emoziona, in ogni caso, sempre nel bene e nel male.
E finché si racconta esisterà sempre!

 

 

 

“…e in effetti è difficile anche immaginare a Betlemme, in quella sera fredda e umida, dentro la stalla riscaldata solo dalla presenza del bue e dell’asinello, qualcuno che entra a offrire spicchi triangolari di panettone serviti su una pirofila.
Ancora più inverosimile è immaginare i tre re magi, in sella ai cammelli, che portano in ordine, panettone, pandoro e il terzo più discosto, con la bottiglia di spumante in mano” (Fabio Ceraulo”

“I giorni sono passati.
Sono andata avanti, ma andare avanti non mi pare poi questa gran cosa visto che indietro non è possibile tornare.
La vita è un cammino a senso unico.
I mesi sono passati.
Ed è di nuovo la vigilia di Natale” (Teresa Gammauta)

“Mentre Fresnel si avvia, impaziente di leggere la meraviglia sul volto del figlio, il cellulare sul frigo, il suo cellulare, attacca la nona di Beethoven.
Fresnel si blocca. Maria lo implora con lo sguardo. Beethoven significa reperibilità. Beethoven significa lavoro. Beethoven significa omicidio” (Ignazio Rasi)

Recensione di Patrizia Zara

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