
QUANTO VALE UN UOMO, di Eufrosinia Kersnovskaya
In questo periodo mi sono ripromessa di leggere quei libri che sembravano osservarmi dallo scaffale più alto della libreria. Erano lì da anni, quasi dimenticati.
O forse, come in questo caso, parevano troppo impegnativi. Il tema trattato (la vita nei Gulag staliniani) e la mole (700 pagine) mi avevano sempre fatto rimandare la lettura.
Ma alla fine mi sono decisa e, timidamente, ho cominciato a leggere le prime pagine.
Onestamente, non so come recensire questo libro senza fargli un torto, ma ci proverò lo stesso.
Il libro è una raccolta di quaderni scritti e illustrati dall’autrice, Evfrosinija Kersnovskaja, che rappresentano la sua testimonianza diretta delle atroci e disumane condizioni in cui vivevano i deportati nei lager al tempo di Stalin. Il risultato è una descrizione lucida e commovente del vissuto di questa donna straordinaria, sopravvissuta alla fame, alle malattie, a condizioni di lavoro estreme.
Fin dalle prime pagine si è catturati dalla forza d’animo e dall’integrità della Kersnovskaja, che non scenderà mai a compromessi e rimarrà salda nei suoi principi con una fermezza davanti alla quale non possiamo fare altro che sentirci spiazzati.
Un libro che ha il potere di cambiarti per sempre, e non lo dico con leggerezza.
Quanto vale un uomo?
Quando non hai nulla, davanti alla cattiveria dell’uomo, ciò che ti resta, il tuo valore, è dato dalla tua umanità, dal continuare ad agire secondo coscienza.
Non riesco a credere di aver avuto questo libro per dieci anni e di non averlo letto prima.
Grazie, Evfrosinija Kersnovskaja.
Recensione di Elisa Tuscany
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