PREMIO STREGA 1961: FERITO A MORTE Raffaele La Capria 

PREMIO STREGA 1961: FERITO A MORTE, di Raffaele La Capria (Mondadori)

Che libro meraviglioso.

Scoperto solo dopo la morte dell’autore, mi sono immersa nella profondità delle pagine dello scrittore un po’ come i giovani del libro si immergevano nelle acque cristalline del mare del golfo di Napoli per cacciare orate, spigole….

Non c’è un vero protagonista, numerose sono le voci narranti che popolano le pagine di questo libro.

La Capria racconta gli anni cinquanta della Napoli bene, ricca, fatta di bar alla moda, belle donne,Capri e la sua piazzetta, motoscafi che sfrecciano gradassi nel golfo di Napoli, vista dagli occhi di ragazzi sospesi nella canicola estiva.

L’estate della loro giovinezza dove tutto sembra non avere fine come il torneo a poker nel circolo frequentato dai ragazzi.

Una grande bellezza della vita che viene vissuta in modo variegato dai giovani che popolano le pagine del romanzo.

Chi vive il qui ed ora senza pensare al futuro, chi si proietta coraggiosamente nel futuro senza guardarsi indietro e chi andrà avanti ma rimarrà nostalgicamente legato a quella stagione della vita dove tutto può ancora succedere.

Recensione di Ilaria Calamandrei

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