Pilgrim, di Terry Hayes
Nella camera 89 di uno squallido Hotel di New York, viene ritrovato, all’interno della vasca da bagno totalmente riempita da acido solforico, il corpo di una donna con la gola squarciata.
Quale frase classica si utilizza in questi casi ?
“La polizia brancola nel buio”.
Pilgrim, nome in codice, è un agente segreto americano che viene immediatamente contattato per dare un aiuto nelle indagini.
Lui tra l’altro è da poco rientrato in servizio per una ricerca ben più complessa. Il suo compito? Deve scovare “Il Saraceno”, un terrorista islamico che minaccia l’America e il mondo con un’arma devastante : quella batteriologica.
Cosa hanno in comune i due casi?
Sensazioni?
Quella di aver girato pericolosamente mezzo mondo. È infatti innegabile che questa storia non mi ha concesso il minimo respiro.
E non è finita qui : ho assistito, incollato alla poltrona, ad un grande film di spionaggio ( per stomaci forti) dove Pilgrim è stato contemporaneamente 007, Jason Bourne e qualche personaggio caro al Follett “spy story”. Mi sono piaciute molto alcune ambientazioni, selvagge ed inospitali modello western di Sergio Leone così come quelle lugubri di Dario Argento.
Novecento pagine possono sembrare tante ma l’utilizzo di capitoli brevi, incalzanti con personaggi ben descritti, hanno reso questo libro, finito ahimè troppo in fretta, assolutamente indimenticabile.
Pilgrim, di Terry Hayes
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