LA MORTE È CIECA  Karin Slaughter

LA MORTE È CIECA, di  Karin Slaughter (Harper Collins)

Qualche anno fa mi ero letto alcuni gialli molto avvincenti di Karin Slaughter che avevano come protagonisti il detective dislessico Will Trent e Sara Linton, pediatra e medico legale; poi però non avevo più seguito le uscite di nuovi romanzi della serie avendo abbandonato, almeno temporaneamente, i giallisti americani così come quelli scandinavi a favore degli italiani. Qualche tempo fa però mi è capitato tra le mani questo giallo ripescato dalla Harper Collins tra la prima produzione di questa scrittrice, anche se era già stato pubblicato da Sonzogno nel 2002. Si tratta di un giallo con cui la Slaughter ha iniziato la sua carriera letteraria ed è anche il primo libro della serie denominata di Grant County in cui troviamo Sara- da poco separatasi dal marito Jeffrey Tolliver, capo della polizia – che svolge la propria attività di pediatra e coroner nella piccola cittadina di Heartsdale dopo aver lavorato per alcuni anni ad Atlanta.

Sara scopre in un locale, dove aveva un appuntamento con la sorella Tessa, il corpo martoriato di una donna, Sibyl Adams, una giovane professoressa cieca, che le muore tra le braccia. A lei tocca anche eseguirne l’autopsia mentre le indagini vengono svolte da Jeffrey, che lavora con la sorella gemella della donna uccisa, Lena , una dura e brava poliziotta che vuole essere coinvolta per capire chi ha abusato ed ucciso Sibyl. Segue il ritrovamento di un altro corpo, quello di un’altra giovane ragazza, che viene ritrovata crocefissa e violentata e che muore mentre Sara tenta di salvarla. Le indagini si rivelano complesse e difficili e sembrano essere collegate al passato di Sara e ad un segreto che ha sconvolto la sua vita ad Atlanta e l’ha spinta a ritornare presso la sua famiglia.

Anche in questo primo libro, come negli altri che seguiranno, la scrittrice racconta storie caratterizzate da situazioni dure e violente, che mettono sotto pressione sia le forze dell’ordine che i loro collaboratori, compresa Sara nella sua funzione di coroner, con uno stile aggressivo, con una trama ricca di colpi di scena e personaggi complessi e sfaccettati; non mancano anche le vicende personali dei protagonisti che ci aiuteranno a comprendere meglio anche gli sviluppi dei personaggi delle due serie, che poi si andranno intersecando sempre di più. Non mancano neppure spunti di riflessione sulla complessità delle persone coinvolte e su come certe ferite continuino a lasciare tracce anche dopo molti anni.

Insomma mi sono riaffezionata a questa scrittrice e non mancherò a breve di leggere o rileggere altri suoi libri.

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