LA FIAMMA DEL PECCATO James M. Cain

LA FIAMMA DEL PECCATO, di James M. Cain

 

 

 

“…sapevo benissimo dov’ero , si capisce. Ero sull’ orlo dell’abisso: guardavo in basso continuando a dirmi che dovevo scappare di lì, e non tornarci mai più.

Ma questo era quello che mi dicevo… quello che facevo era guardare affascinato verso il basso. E ogni volta che volevo tirarmi indietro qualcosa mi spingeva a chinarmi sempre più, come per scrutarne il fondo.

Poco prima delle nove il campanello suonò. Capii subito chi era. Me la vidi davanti in impermeabile e cuffia di gomma, aveva sulle lentiggini tante brillanti goccioline di pioggia… sotto era in calzoni e maglione, la stupida uniforme di Hollywood, solo che addosso a lei faceva un altro effetto.

La trascinai davanti al fuoco e ci sedemmo tutti e due per terra…

…non mi era mai accaduto da quando sono sposata, Sono venuta per questo…ho perduto la testa…non doveva accadere…

Fissai a lungo il fuoco. Dovevo tirarmi indietro, mi dicevo , finché sono ancora in tempo. Eppure mi sentivo spinto sempre più verso l’ abisso..a un tratto fui sicuro, quella donna aveva in mente qualcosa d’ altro…

Insieme a ‘Il Postino suona sempre due volte’, questo ‘Double Indemnity’ ( 1936/42) prima pubblicato su rivista e poi in volume e da noi tradotto come la ‘ Fiamma del peccato’ è il più celebre romanzo di J.M.Cain grazie anche all’ epocale film di Billy Wilder con Barbara Stanwyck incarnazione insuperabile della ‘Dark Lady’ . James Cain , nato nel Maryland nel 1892,aveva iniziato giovanissimo a dedicarsi al giornalismo e a pubblicare qualche racconto sulle riviste, poi partì volontario col corpo di spedizione americano in Francia nella prima guerra mondiale. Al ritorno alternò il giornalismo alla letteratura e inizio anche a scrivere soggetti e sceneggiature per il cinema. Spesso fu accostato alla scuola dei Duri ‘l’hard boiled school’ ma sovente affermò di non voler essere duro e intenzionalmente cinico.

“…scrivo semplicemente come scriverebbe il personaggio e non dimentico mai che l’uomo medio ha acquisito una parlata così vivace che va assai oltre ogni mia possibilità di invenzione…”

In brevi parole il romanzo narra la torbida vicenda di Walter Huff agente assicurativo che si innamora follemente di Phillips , donna dal fascino straordinario nonché moglie insoddisfatta ed avida che vorrebbe riscuotere la polizza vita del marito che però è ancora in perfetta salute… finirà male…

Lo stile asciutto e costruito su frasi brevi di Cain ha fatto scuola, in Italia fu conosciuto abbastanza presto. G.Bassani sotto pseudonimo per le leggi razziali tradusse il suo ‘ Postino’ e E. Vittorini nella sua pioneristica antologia ‘Americana’ inserì un brano di un altro suo romanzo di successo ‘Serenata’ tradotto magistralmente da Alberto Moravia. Raymond Chandler che sceneggiò il film tratto da questo romanzo non fece mai mistero di non amare il cinema e disprezzare lo stile di J.Cain… stavolta caro papà di Philip Marlowe sono totalmente in disaccordo…

Recensione di Andrea Pinto

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