ILIO 1184 A.C. Matteo Palli

ILIO 1184 A.C., di Matteo Palli (Silele)

 

“E’ il sussurro del mare.

Racconta le imprese di uomini straordinari

e i piccoli gesti di uomini comuni

distribuendo a ognuno la sua parte di coraggio e viltà,

di saggezza e di empietà”

Terminata questa lettura epica credo che questa frase racchiuda e riassuma al meglio questo romanzo.

Protagonista del libro è la guerra di tutte le guerre e gli eroi che ne hanno fatto parte.

Ma non solo…

è la storia di una grande amicizia tra Achille e Aiace, uniti sin da piccoli da un’educazione tutta mirata a farli diventare guerrieri imbattibili prima e re degni poi, capaci soprattutto di governare in pace, generosi ed equi e non servi della cupidigia e dell’avidità.

“Se vuoi vivere da uomo retto, ricorda di non giustificare mai, e ti ripeto mai, una decisione sbagliata, una crudeltà o un errore commesso attribuendo la responsabilità al Fato o agli dei! E non dimenticare ciò che ti insegnò il saggio Chirone: la nobiltà nasce dal cuore e non dalla spada”.

Due amici pronti a sacrificare la vita l’uno per l’altro e ad onorare le gesta l’uno dell’altro.

“Anche l’amicizia è eterna. Ed è qualcosa per cui vale la pena di vivere…di combattere e di morire”.

è la storia di forti legami tra padri, figli, fratelli, re, nobili, uomini del popolo uniti da un’unica sorte.

è la storia di eroi, eroi veri che combattono guardando il nemico negli occhi, facendosi scudo per proteggere i compagni in difficoltà. Eroi che sfidano la morte, che le vanno incontro con fierezza e rispetto. Eroi che affrontano con coraggio e lealtà i nemici.

Eroi che mantengono la parola data, l’impegno preso, il compito a loro assegnato, anche quando ormai non ci credono più.

“Il soldato più forte non è colui che vince sempre, ma quello che trova il coraggio per tornare a combattere”

Ma sono anche eroi che piangono, di gioia e di dolore, che soffrono e non se ne vergognano, che hanno dubbi e incertezze, che si mettono in discussione.

Eroi che hanno paura, paura di non tornare a casa…

“E il tragitto sul carro è sempre il momento peggiore. Pensieri e immagini corrono nella mente a velocità impazzita: i propri cari, il nemico, casa e soprattutto chi, troveremo di fronte e noi”

“E poi?”

“E poi è sempre molto peggio di ciò che avevi immaginato”

 

 

è la storia di madri, mogli, sorelle che pronunciano senza mediazioni il desiderio di pace.

Relegate ai margini del combattimento sono comunque un porto sicuro, un sostegno fondamentale per i loro uomini, piene di coraggio, dignità e tanta forza.

“Ho sentito il bisogno di venire da voi. Di guardare negli occhi le donne troiane che soffrono quanto i loro uomini o forse di più perché costrette a rimanere inermi. La vostra vita è aspettare e pregare. Per questo sono qui: le preghiere servono a Troia e a tutti noi”

è la storia di una guerra epica, lo scontro tra Oriente e Occidente, guerra di conquista, di predominio, di arroganza ed egoismo.

è la storia di battaglie cruente, corpi dilaniati, violati, feriti ma anche di tregue fuori dalle tende negli accampamenti achei o nei saloni del palazzo di Priamo.

E’ qui che i soldati si rigenerano. E’ qui che gli eroi invece che combattere parlano, o ricordano casa, la loro infanzia, un lungo tempo di lentezze sapienti e sguardi all’indietro. La parola è come un’arma che congela la guerra.

ed è la storia di come sia cambiato il mondo. Per essere eroi bisogna essere scaltri, furbi, sleali.

“La guerra non serve, non vince il più forte ma il più astuto, il più cinico”

…è la storia di una guerra dove “il giusto e l’errato non stanno mai da una parte sola”…

Buona lettura!

Recensione di Cristina Costa

ILIO 1184 A.C. Matteo Palli

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