IL SILENZIO DEI CHIOSTRI,di Alicia Gimènez-Bartlett
Altro titolo della serie che l’autrice ha scritto adottando come protagonista l’ispettore Petra Delicado, l’avevo letto qualche anno fa, non seguendo però la cronologia dei titoli, così stavolta me lo sono goduto nuovamente conoscendo però gli antefatti dei personaggi principali.
Petra Delicado è un’ispettrice della polizia di Barcellona, ed è un personaggio atipico: piuttosto dura, ma contemporaneamente fragile, anche se fa di tutto per non darlo a vedere, soprattutto con i suoi sottoposti e il fedelissimo, e ruspante, viceispettore Fermìn Garzòn.
Si trovano alle prese con un caso veramente insolito, che in un primo momento – con loro gioia – sembra che riescano ad evitare: un monaco studioso è stato ucciso all’interno di un convento, mentre stava analizzando il corpo mummificato del beato Asercio, corpo che però è sparito insieme all’assassino. I nostri si trovano a dover indagare all’interno di monasteri e conventi, a dover parlare con suore, frati e monaci non troppo collaborativi, a dover far fronte a modi di vita così differenti dal loro che anche l’indagine ne risentirà.
Ma nonostante il silenzio dei chiostri tenti di schiacciarli, sarà la loro ruvidezza, il loro attaccamento alla strada e alla vita moderna e aperta del mondo al di fuori dei conventi, che li aiuterà nella risoluzione del rompicapo.
Le 527 pagine scorrono che è una bellezza, le parti del romanzo dedicate all’indagine si sposano benissimo con le riflessioni personalissime di Petra, e anche gli spaccati nella vita privata dei due non fanno altro che dare un tocco in più ad un romanzo che è davvero ben scritto.
Un’autrice da seguire, un’ispettrice da non lasciare. L’ho appena finito, e Petra e Garzòn, con i loro battibecchi, mi mancano già.
Recensione di Eleonora Saia
IL SILENZIO DEI CHIOSTRI Alicia Gimènez-Bartlett
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