IL PASSEGGERO DEL POLARLYS Georges Simenon

IL PASSEGGERO DEL POLARLYS, di Georges Simenon

 

Anni “30, La nave Polarlys, comandata dal capitano Peterson, sta per lasciare il porto di Amburgo. “ Nave mista, poteva accogliere fino a cinquanta passeggeri di prima classe e altrettanti di terza, Portava in Norvegia macchinari, frutta e carni salate. Tornava carica di barili di merluzzo, di pelli di orso e olio di foca provenienti dell’estremo Nord”. Dentro una fredda nebbia, Peterson ha uno strano presentimento: il malocchio. “E’ una malattia che colpisce le navi, tutti i mari del globo, e le cui cause appartengono al vasto, sconosciuto universo, che chiamiamo caso”. Ad avvalorare le fosche previsioni del capitano iniziano subito strani eventi che coinvolgeranno per tutta la traversata i componenti dell’equipaggio e i passeggeri. Non sarà un viaggio tranquillo, tra burrasche, sparizioni e addirittura un omicidio. Non vi racconterò di più, trattandosi di un giallo. Dovete proseguire nella lettura.

Se amate, come me, Simenon, vi consiglio vivamente questo racconto (che era stato pubblicato a puntate con uno pseudonimo), per lo stile asciutto, che tuttavia riesce a delineare, con poche righe, la psicologia dei personaggi. Ambientazione insolita per l’autore, che si allarga, con qualche pennellata, al paesaggio e alla vita nelle coste della Norvegia circa cento anni fa. Interessante. Finale ben costruito.

Recensione di Carla Maria Cappa
IL PASSEGGERO DEL POLARLYS Georges Simenon

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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